"Juric farà carriera"
Dalic non ha dubbi sul fatto che il tecnico granata proseguirà nel suo percorso virtuoso salendo sempre più di livello. «È destinato a fare carriera: bravo e preparato. Ne sono sicuro. È passato dalla prima squadra del Mantova al Crotone, poi dal Genoa al Verona e ora sta completando la sua terza stagione al Torino. Non posso sapere cosa farà in futuro, ma lo vedo in ascesa costante. La Nazionale croata? Perché no. Un giorno potrebbe pure sedersi sulla panchina che adesso sto occupando io. In un futuro più remoto magari, anche se nel calcio non si sa mai... ».
"Vlasic cambi il chip"
Il discorso cade quindi sull’altro croato del Toro, ovvero il trequartista spalatino Vlasic che Cairo ha acquistato a titolo definitivo un mese fa dopo un lungo tira e molla con i londinesi del West Ham detentori del cartellino. «Nikola ha stoffa e talento, ma a Londra non ha reso come previsto analogamente a quanto era già successo all’Everton. Bravissimo invece nel triennio a Mosca con il CSKA. Ecco, lui deve tornare a quei livelli. È semplicemente una questione di “chip” mentale. Ne abbiamo parlato insieme. Già la scorsa stagione a Torino ha fatto vedere cose interessanti. Juric lo rimetterà a lucido. Io l’ho chiamato per i Mondiali in Qatar, dove ha avuto il suo minutaggio giocando in 6 partite, perché credo in lui. E la settimana scorsa l’ho inserito nell’ultima mezz’ora al posto di Modric nel 5-0 di Rijeka contro la Lettonia per le qualificazioni europee».
Su Mitrovic e Vlahovic
Gli chiediamo anche un parere sulla situazione di Vlahovic alla Juve. Ma Dalic preferisce declinare l’invito concentrandosi sui suoi croati. Però poi a una domanda del giornalista belgradese Vladimir Zivkovic di SK TV, risponde così: «Il livello del calcio serbo è cresciuto, sono quasi come noi. Io non conosco l’odio, sono cattolico credente, tifo sempre per le Nazionali dell’ex Jugoslavia: eccetto quando giocano contro di noi. Se avessi avuto Mitrovic e Vlahovic in Qatar, magari avrei vinto la medaglia d’oro...».