Toro, le parole-retroscena di Vagnati su Buongiorno

Il dt granata alla presentazione di Sazonov: «Ha deciso Alessandro, se fosse andato all'Atalanta...». Il georgiano: «Non vedo l'ora di esordire»

TORINO - Presentazione del difensore georgiano SazonovSono felice di essere nel Toro, sono qui per migliorare, imparo da Juric e dai compagni, non vedo l’ora di esordire») e conferenza stampa del dt granata Davide Vagnati. Che, tre settimane dopo, ha provato a spiegare le ragioni che avevano portato il Torino a un passo dalla cessione del suo simbolo e del suo capitano, Buongiorno, all’Atalanta. «Siamo felici tutti che sia rimasto, non ci sono stati attriti né forzature. Avevamo ricevuto una richiesta importante, così in modo molto lineare e trasparente abbiamo voluto chiedere a lui cosa volesse fare». Non era incedibile, insomma. «E se avesse detto sì, voglio andare a Bergamo…», sarebbe partito, ha lasciato chiaramente intendere Vagnati: e ci è parso enorme lo sforzo del dt per cercare di anestetizzare diplomaticamente la questione (una ferita aperta per i tifosi del Torino, per i quali Alessandro è assurto alla categoria del “santo subito”), con tanti dribbling a parole, tra le domande, e una qual certa freddezza (o imbarazzo?) nelle dichiarazioni volte a ripercorrere quei giorni tanto turbolenti e discutibili di fine agosto (o almeno così è a noi parso). «No, no… siamo davvero tutti felici che sia rimasto», ha infine ribadito Vagnati.

Sazonov, la gioia di essere al Toro

Ancora le parole del difensore Sazonov: «Mia madre è georgiana, mio padre russo. La scelta sulla nazionale è stata complessa, sono contento di aver giocato l’Europeo U21. Essere qui è un sogno, non vedevo l’ora di giocare nel campionato italiano. Conosco già le frasi: Noi siamo il Toro, noi siamo il granata. Il Torino è un club molto buono che è stabile in serie A con una grande storia. Ho scelto di venire qui per Juric, per la città, per la squadra».

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