Toro, Ilic resta in bilico: mister 16 milioni tra alti e bassi

Il serbo deve essere uno dei punti di riferimento in mezzo al campo, ma finora ha convinto soltanto a tratti. E Juric valuta se schierare Ricci e Tameze come a Salerno
Toro, Ilic resta in bilico: mister 16 milioni tra alti e bassi© Marco Canoniero

Il Toro non è stato spumeggiante, ma pratico. La partita contro la Salernitana sul piano del gioco non ha esaltato i tifosi granata, rinfrancati però dalla netta vittoria e dalla maturità di una squadra che non ha mai perso la concentrazione. Dall'inizio alla fine, con un solo fisiologico calo registrato verso la conclusione del primo tempo. Il successo dell'Arechi premia anche le scelte di Ivan Juric. Decisioni dettate anche dal contesto e dalle indicazioni provenienti dall'infermeria.

A Salerno, infatti, è rimasto fuori Ivan Ilic, tornato malconcio dagli impegni con la nazionale serba. Così hanno trovato spazio Samuele Ricci e Adrien Tameze. Una coppia che, sul piano dell'equilibro, probabilmente è quella meglio assortita a livello di caratteristiche. L'italiano più manovratore del gioco, il francese più a proprio agio nell'ingaggiare duelli fisici, sfruttando la potenza di cui dispone. Facile, dunque, immaginare una loro conferma a centrocampo contro la Roma.

Ilic, rendimento altalenante

A farne le spese sarebbe sicuramente Ilic, che ha avuto un inizio di stagione di alti e bassi. Molto bene in Coppa Italia contro la Feralpisalò, gara nella quale ha tolto il Toro dai guai alle porte dei supplementari. Così così contro il Cagliari, poi malissimo contro il Milan: l'ex Verona è stato sicuramente fra i peggiori. Non è un caso che Juric contro il Genoa lo abbia spedito in panchina, salvo poi pentirsene. Perché quando entra è proprio Ilic a sventagliare per Radonjic il pallone più importante della partita, quello che ha permesso al Toro di domare il Grifone. Contro la Salernitana, invece, non ha potuto prendere parte alla trasferta. Così Juric ha architettato una nuova mediana che ha subito funzionato e ora il centrocampista classe 2000 dovrà riprendersi il posto accanto a Ricci. In questa stagione, infatti, i granata chiedono a Ilic una continuità che nella sua parentesi in granata non ha mai avuto, anche per colpa di tanti piccoli infortuni che lo hanno accompagnato subito dopo il trasferimento dal Verona.

Ilic e la concorrenza in mezzo

Mister 16 milioni, poi, ha il peso di un valore di mercato da dimostrare: perché il Toro ha puntato forte su di lui e perché Juric ha messo la mano sul fuoco su un investimento di questo tipo. Impossibile, dunque, pensare che Ilic possa essere in ballottaggio con qualcuno quando sta bene, ma la realtà è differente. La mancanza di continuità, infatti, rischia di fargli vivere degli eterni duelli con Tameze o Linetty. Anche perché sulla trequarti non c’è posto: il Toro è presidiato da Vlasic, Radonjic, Seck e Karamoh, per cui il posto di Ilic può essere praticamente solo accanto a Ricci. Dunque, l’ex Verona deve correre. Dimostrando di valere lo status di giocatore imprescindibile per l’equilibrio del centrocampo granata. Sta meglio, contro la Roma sarà a disposizione, ma potrebbe partire dalla panchina. Con la possibilità di essere utilizzato da jolly nella ripresa, come successo contro il Genoa. Lì ha fatto vedere che in un quarto d’ora può cambiare l’inerzia di una gara, ma adesso deve dimostrarlo anche quando parte dall’inizio. Il Toro lo pretende.

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