Il dossier di Cairo: "200 episodi contro il Toro, tolti 7-8 punti a campionato"

Dura reazione del presidente granata dopo il gol annullato a Rodriguez e il rigore non concesso a Lazaro a Monza, e a nove giorni dal fallo non fischiato a Seck in Coppa Italia
Il dossier di Cairo: "200 episodi contro il Toro, tolti 7-8 punti a campionato"© LAPRESSE

Cairo non ci sta più, la pazienza ha un limite ed è stato abbondantemente superato a Monza con il gol (regolare) annullato a Rodriguez e il rigore (evidente) negato a Lazaro. Due episodi che si aggiungono a quello accaduto nove gorni prima in Coppa Italia contro il Frosinone: il rigore su Seck assegnato e poi tolto dopo l’intervento del Var. Senza contare i “torti” del passato. Alcuni di questi sono costati l’Europa: nella scorsa stagione, sempre contro il Monza, non sono stati visti due falli da (rigore) evidenti su Karamoh e, soprattutto, Ricci. I granata a pochi minuti dalla fine potevano vincere la partita e a quel punto sperare nella qualificazione alla Conference League perché avrebbero giocato le rimanenti partite con uno spirito diverso e una classifica migliore.

E allora Cairo fa sentire la propria rabbia a margine del Festival Orientamenti di Genova: «Gli arbitri? Siamo stati penalizzati in maniera incredibile. Ho visto una statistica che dice che negli ultimi tre campionati abbiamo avuto 200 eventi sfavorevoli contro 50 favorevoli. E negli episodi sfavorevoli hai rigori che non ti hanno dato, rigori contro che hanno concesso e che non c’erano o gol convalidati agli avversari che non erano buoni, quindi situazioni che ti fanno perdere le partite. Sono 7-8 punti a campionato sfumati in questo modo. Nell’ultima stagione ce ne mancavano tre per andare in Europa».

Gli obiettivi di Cairo

Difficile dimenticare quello che è successo, ma il presidente granata ci prova, sperando che da parte degli arbitri ci sia più attenzione nei confronti del Toro. Obiettivi? «Non voglio parlare di sogni perché poi uno viene inchiodato alle sue responsabilità, ma certamente puntiamo a fare meglio dello scorso anno. So bene che durante la mia presidenza abbiamo ottenuto come massimo risultato due settimi posti e una volta gli ottavi di Europa League. Mi rendo conto che ai tifosi non basta, visto che hanno il ricordo del Grande Torino o del Torino degli anni Settanta, che era uno squadrone con Pulici, Graziani, Claudio Sala, Zaccarelli e tanti altri che hanno portato la squadra allo scudetto e a lottare successivamente fino all’ultimo per rivincerlo. Vogliono e pretendono giustamente di più. E io cercherò di fare il possibile per accontentarli, tenendo però presente che questo è un mondo diverso rispetto a quello che era. Però non creiamoci alibi: cerchiamo di fare qualcosa di importante per la nostra gente».

Tuffo nel passato

Fa un tuffo nel passato e non dimentica l’acquisto del club.«È stata una cosa bellissima riuscire a diventare il presidente del Torino. È stato un grande sogno che si è realizzato perché i genitori erano grandi tifosi granata e quindi, in qualche modo, diventando presidente ho realizzato anche il loro desiderio di provare a far ritornare questa squadra non dico ai vecchi fasti - perché il Toro ha avuto dei momenti veramente irraggiungibili -, ma comunque portarlo tra le protagoniste del calcio italiano».

Il pensiero per Mazzarri

L’ultimo pensiero va a due suoi ex allenatori. Mazzarri “fresco” napoletano e Longo, incredibilmente esonerato a Como. «Ho chiamato subito Walter, gli ho fatto un in bocca al lupo. Sono rimasto molto legato e affezionato a lui, ci sentiamo ancora. È una persona in gamba e un bravissimo allenatore che ha sempre ottenuto risultati importanti: alla Reggina recuperando undici punti di penalizzazione, alla Sampdoria e poi al Napoli, dove è arrivato secondo. Insomma è un tecnico di qualità. Gli voglio bene. Mi è spiaciuto l’esonero di Longo, che con il Como era sesto in classifica: è stato con me prima nella Primavera, vincendo anche un campionato, e poi in prima squadra è subentrato proprio a Mazzarri, portandoci alla salvezza. Lo seguivo e facevo il tifo per lui, seguendo con grande interesse le prestazioni del Como, dove tra l’altro ci sono giocatori che abbiamo avuto in passato come Verdi, Kone e Baselli. Gli ho mandato un messaggio per rinfrancarlo e dirgli che sicuramente avrà altre opportunità».

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