Toro, fronte rinnovi: rimontate e se ne riparla

Stipendi da adeguare: la crisi di risultati ha congelato le trattative. Ora Cairo aspetta altri progressi. Le situazioni Ricci e Sanabria, i casi Rodriguez e Linetty
Toro, fronte rinnovi: rimontate e se ne riparla© Getty Images

Hanno fatto più danni della grandine la crisi di risultati e le crepe apertesi negli ultimi due mesi nel Torino. Prima dei successi sul Lecce e il Sassuolo e della quasi vittoria di Monza, la classifica era diventata un buco nero che stava inghiottendo la squadra di Juric, con vista sulla lotta salvezza. Un pessimo segnale, dopo grossomodo un quarto di campionato. Non poteva essere certo quello il periodo migliore, più adeguato e deputato, per l’apertura di trattative ad personam volte a tirare in ballo non solo tematiche temporali (un prolungamento di contratto), ma anche economiche (l’adeguamento di alcuni stipendi, in particolare). E anche l’eliminazione dalla Coppa Italia per opera del Frosinone aveva acuito la crisi, le distanze, il malumore societario. Adesso, conquistati 7 punti in 3 partite, il Torino è tornato a respirare. In graduatoria di sicuro, ma è anche nello spogliatoio e nei rapporti con i vertici che si coglie un clima più sereno. Ma vediamo a Bologna, stasera.

Il Torino e i giocatori in scadenza

Il Torino ha 4 giocatori di proprietà in scadenza di contratto già a giugno: Rodriguez, Djidji, Linetty e Gemello. Ci sarebbe anche Vojvoda in questa condizione (anzi: c’è), ma nel suo caso il Torino vanta già un diritto di prolungamento automatico per altri 12 mesi, dunque sino al ‘25, come da accordi sanciti al momento delle prime firme sui papiri, 3 anni or sono. Però le trattative non sono mai decollate, nel solco scavato tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, anche per chi, come Sanabria e Ricci, ambiva a un prolungamento con innalzamento dello stipendio: l’attaccante per i 12 gol segnati nello scorso campionato, il play per i suoi progressi, sino a diventare un oggetto prezioso sul mercato estivo (la Lotiteide di luglio: si ricorderà). Al di là del rendimento dei singoli, ovviamente non identico, il cattivo umore (eufemismo? Sì, eufemismo) di Cairo aveva portato Vagnati a congelare un po’ tutte le discussioni in corso.

Mercato Torino, la situazione dei rinnovi

Rinvii per Ricci, in ogni caso già legato al Torino sino al 2026, ma nessuno sviluppo anche per Sanabria, con il suo contratto in scadenza nel 2025. Per Vojvoda, come detto, non esistono urgenze: sarà sufficiente accendere in primavera quel diritto unilaterale di prolungamento. Djidji, chiaramente suo malgrado, ha fatto discutere e anche parecchio, nel modo peggiore. Vagnati e Cairo lo avrebbero lasciato libero a meno di accordi economici al ribasso, Juric ha sostanzialmente imposto la sua permanenza non a prezzi di saldo (era in scadenza), poi i grossi problemi fisici emersi, con tanto di doppia operazione chirurgica, hanno arroventato inevitabilmente la situazione (se va bene, il difensore tornerà a giocare nel corso di dicembre). Con il tecnico destinato quasi certamente a lasciare il Torino, tra 7 mesi, questa sarà molto probabilmente anche l’ultima stagione granata per Djidji. Ma Cairo e Vagnati per ora hanno sospeso il giudizio anche su Rodriguez e Linetty: il primo per l’entità delle richieste economiche, il secondo perché non si tratta di una colonna della squadra (e se chiede troppo per rinnovare andrà incontro a un braccio di ferro). Infine, Gemello: il Torino non vuole perdere a parametro il giovane portiere, prima di Natale cercherà di rinnovare il legame in scadenza, ma a oggi permangono significative distanze economiche. A tempo debito, Vagnati busserà alla porta di Cairo.

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