Bellanova, manca l'ultimo passo
La prestazione contro la formazione bergamasca, che fa seguito a quelle positive delle scorse settimane, è un chiaro segnale di come Bellanova abbia ormai assorbito le richieste di Juric ma, soprattutto, di come abbia giovato del cambio di modulo e del passaggio dal 3-4-2-1 a quel 3-5-2 a lui più famigliare. Lo stesso modulo con cui aveva già giocato in passato al Cagliari ma anche all’Inter nella scorsa stagione. Ora ha la possibilità di attaccante tutto lo spazio davanti a sé, di correre avanti e indietro senza correre il rischio di pestarsi i piedi con uno dei due trequartisti, come gli è capitato di fare nelle prime gare di campionato in particolare con Seck (più che con Vlasic), giocatore che per caratteristiche tende di più ad allargarsi. Ora, come detto in precedenza, Bellanova è chiamato a compiere l'ultimo importante step della sua crescita personale, riuscire a dosare meglio i cross per i compagni: un lavoro più che altro di tecnica individuale che dovrà compiere al Filadelfia e che gli potrà permettere di diventare quell'esterno completo che vuole Juric ma, soprattutto, di essere un'arma decisiva in più che su cui il Torino potrà contare nella seconda parte di stagione. Considerata la crescita avuta finora, si può essere fiduciosi sul fatto che Bellanova riesca a compiere anche quest'ultimo passo.