Toro pari con l’Udinese: Sonego, una festa a metà. Pure Cairo s’accontenta

Lo stadio in delirio per il tennista, grandissimo tifoso granata. Il presidente: "Dobbiamo fare il passo avanti che stiamo inseguendo, ma è giusto guardare il lato positivo delle cose”
Toro pari con l’Udinese: Sonego, una festa a metà. Pure Cairo s’accontenta© LAPRESSE

TORINO - Il Grande Torino contro l'Udinese si è presentato vestito a festa. Ben 23.536 persone - tantissimi muniti di cappellino da Babbo Natale - prima del calcio d'inizio hanno accolto in campo un ospite d'eccezione: Lorenzo Sonego. Granata fino al midollo, è stato celebrato da tutto lo stadio dopo il magnifico trionfo in Coppa Davis. C'era persino nel giorno della presentazione del Robaldo, giusto per far capire il livello di attaccamento alla causa. Peccato per il tennista italiano che si sia goduto una festa soltanto a metà. Perché l'1-1 finale è persino da accogliere col sorriso, se si pensa alla doccia gelata subita da Zarraga. Poi Ilic sistema tutto e fa moderatamente felici praticamente tutti, sebbene al Toro debba prevalentemente rimanere il rimpianto per non aver affrontato l'Udinese col piglio delle ultime uscite. Altrimenti, il successo sarebbe arrivato, vista l'inconsistenza dell'avversario.

Toro, Cairo si accontenta

Persino Urbano Cairo si accontenta del pareggino: «L'Udinese ha pareggiato undici volte. È una squadra molto fisica, che accetta gli uno contro uno e non era semplice. Io direi che può andare bene il pareggio. Non era facile dopo aver subito il gol a dieci minuti dalla fine. Li ho visti determinati, lo spirito è giusto e in partita abbiamo fatto buone cose». Presidente in versione natalizia nel commento alla partita. Una benevolenza pre-festiva, che rischia però di impigrire un Toro che rimanda sempre l’appuntamento col salto di qualità. Cairo non è ancora in vena per un bilancio sul 2023 granata: «Abbiamo ancora una partita importante contro la Fiorentina, non è cosa da poco. Però direi che è stato un anno positivo. Dobbiamo cercare di fare quel passo in avanti che stiamo inseguendo. Dopo l’Inter abbiamo fatto molte vittorie e pareggi, perdendo soltanto una volta. Siamo in palla e il mister è molto focalizzato. C’è anche un nuovo modo di giocare che sta dando i suoi frutti. Cerco sempre di guardare il lato positivo delle cose».

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Le parole su Ilic, Ricci e Radonjic

Poi Cairo si sofferma sulle prestazioni di alcuni singoli. Partendo dall’autore del gol, Ilic: «Non è la prima volta che segna... E anche Ricci l’ho visto bene». Passando per Radonjic, accolto dal boato del Grande Torino quando Juric ha scelto di rispolverarlo nel finale: «Non è mai stato fuori squadra. Una volta dissi che non era stato convocato perché mi avevano riferito che si fosse fatto male. A me hanno detto questo e dico quello che so. È recuperato ed è in gruppo. Ha avuto un buon impatto sulla gara, aveva voglia di fare bene: questo è positivo». Sui temi più spinosi, Cairo infila due dribbling degni del miglior Radonjic, quello che ieri non si è visto. A cominciare dal rinnovo di contratto di Ivan Juric: «Quando sarà il momento ne parleremo. C’è un buon rapporto che può portare a cose positive».

Cairo, le parole sul mercato

Senza dimenticare il mercato, che tornerà d’attualità per qualche giorno. Sul bisogno di rinforzi, il patron va dritto al dunque: «Sinceramente questa è un’ottima squadra. Dipenderà se ci saranno uscite. Restano i big, li abbiamo tenuti anche prima». Buongiorno, Ricci e Sanabria sono al sicuro, con vista sul mese di gennaio. Anche sulla possibile partenza di Pellegri in prestito, Cairo non regala certezze: «Per il momento non abbiamo fatto discorsi, dipende da quello che si muove sul mercato e dalle richieste. È ancora presto». Immaginare un Toro che in entrata faccia qualcosa che non tenga conto di uscite certe mai come quest’anno è estremamente complicato, ma intanto proprio ieri è circolata l’indiscrezione di un rilancio granata per Katseris, esterno offensivo greco classe 2001, che tanto bene sta facendo in Serie B con il Catanzaro. Piace anche a Bologna, Genoa, Udinese e Parma.

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TORINO - Il Grande Torino contro l'Udinese si è presentato vestito a festa. Ben 23.536 persone - tantissimi muniti di cappellino da Babbo Natale - prima del calcio d'inizio hanno accolto in campo un ospite d'eccezione: Lorenzo Sonego. Granata fino al midollo, è stato celebrato da tutto lo stadio dopo il magnifico trionfo in Coppa Davis. C'era persino nel giorno della presentazione del Robaldo, giusto per far capire il livello di attaccamento alla causa. Peccato per il tennista italiano che si sia goduto una festa soltanto a metà. Perché l'1-1 finale è persino da accogliere col sorriso, se si pensa alla doccia gelata subita da Zarraga. Poi Ilic sistema tutto e fa moderatamente felici praticamente tutti, sebbene al Toro debba prevalentemente rimanere il rimpianto per non aver affrontato l'Udinese col piglio delle ultime uscite. Altrimenti, il successo sarebbe arrivato, vista l'inconsistenza dell'avversario.

Toro, Cairo si accontenta

Persino Urbano Cairo si accontenta del pareggino: «L'Udinese ha pareggiato undici volte. È una squadra molto fisica, che accetta gli uno contro uno e non era semplice. Io direi che può andare bene il pareggio. Non era facile dopo aver subito il gol a dieci minuti dalla fine. Li ho visti determinati, lo spirito è giusto e in partita abbiamo fatto buone cose». Presidente in versione natalizia nel commento alla partita. Una benevolenza pre-festiva, che rischia però di impigrire un Toro che rimanda sempre l’appuntamento col salto di qualità. Cairo non è ancora in vena per un bilancio sul 2023 granata: «Abbiamo ancora una partita importante contro la Fiorentina, non è cosa da poco. Però direi che è stato un anno positivo. Dobbiamo cercare di fare quel passo in avanti che stiamo inseguendo. Dopo l’Inter abbiamo fatto molte vittorie e pareggi, perdendo soltanto una volta. Siamo in palla e il mister è molto focalizzato. C’è anche un nuovo modo di giocare che sta dando i suoi frutti. Cerco sempre di guardare il lato positivo delle cose».

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