Dimenticare la sconfitta contro la Fiorentina e rituffarsi con nuove energie in questo 2024: è questo il diktat in casa Torino. I granata affronteranno il Napoli all'Olimpico Grande Torino, azzurri reduci da un momento difficile in campionato. Ivan Juric ha parlato in conferenza alla vigilia del match e si è detto soddisfatto del lavoro della squadra: "Stiamo bene e lavoriamo con grande intensità. Spero che tutto si trasformi in risultati che porterebbe sicurezze ed entusiasmo. In queste 20 partite possiamo fare grandi cose".
Torino-Napoli, conferenza Juric
Ivan Juric ha analizzato la prossima sfida contro il Napoli: "Dobbiamo stare attenti su tutto perché loro possono fare gol in qualsiasi modo. Dovremo avere anche un pizzico di fortuna, ma vogliamo ripetere la gara di Firenze ma alzando la qualità negli ultimi metri e trasformando il gioco in punti conquistati. E' un campionato diverso dagli altri anni e lo abbiamo visto anche in queste giornate: è tutto ravvicinato, i valori sono vicini. Spero di dare un segnale alla nostra gente, vogliamo vincere e fare bene". Sul gol preso con la Fiorentina: "Abbiamo commesso una leggerezza imperdonabile. Ci è mancata un po' di furbizia, ma qui o ce l'hai o no". Sul mercato: "Se nessuno va via non accade nulla. Doig? Non so cosa rispondere, non ne abbiamo parlato. Sull'attaccante tutto tace, non si muove niente e come caratteristiche ci siamo. La mia sensazione è che ci mancano punti per presentarsi davanti al nostro boss per poter dire: 'Ci manca questo'. Sono molto soddisfatto della strada che abbiamo preso". Sulla formazione: "N'Guessan è vicino al rientro. Radonjic e Soppy sono out per qualche problema. Djidji sta meglio e per domani vediamo se sarà pronto. Attacco? Pellegri sta facendo bene e sta avendo continuità, ma devo decidere se lui o Sanabria. A centrocampo decido in base alle settimana di allenamento o alla partita, Linetty è diventato importante". In chiusura le parole su Buongiorno, Ricci e Bellanova e le loro possibilità di andare all'Europeo: "Mi auguro di sì. Devono porsi questi obiettivi e non devono aver paura di volerlo. Possono ancora crescere perché lavorano tanto su questo aspetto".