Toro, l’evoluzione di Sanabria spinge la squadra di Juric sempre più in alto

Il paraguaiano nel nuovo ruolo di falso nove mette in difficoltà le difese avversarie e raccoglie gli elogi particolari del tecnico
Toro, l’evoluzione di Sanabria spinge la squadra di Juric sempre più in alto© L.Canu

TORINO - E alla fine della vittoriosa e importante sfida di Cagliari ha incassato i complimenti di Juric. «Sono soddisfatto di Tonny, gli lascio libertà di muoversi e lui sta rispondendo alla grande». Il tecnico parlava ovviamente di Sanabria, giocatore nuovo sotto tutti i punti di vista, soprattutto tatticamente. Ed è lo stesso tecnico croato a spiegalo. Con il paraguaiano libero di muoversi, Zapata è stato spostato a sinistra. E i risultati si sono visti. «Abbiamo avuto un po’ di problemi contro la difesa a tre e lo abbiamo spostato lì lasciando Tonny falso nove. Entrambi hanno fatto molto bene. Duvan è un top player, con un peso nello spogliatoio allucinante».

Liofilizzando il discorso, Zapata è stato spostato sulla fascia sinistra, mentre Sanabria è stato lasciato libero di spaziare tra trequarti e area di rigore senza lasciare punti di riferimento. La mossa ha decisamente funzionato, vista la convincente prestazione di entrambi. Il colombiano ha trovato il primo gol in trasferta con la maglia del Toro e ha fatto impazzire i difensori di Ranieri. Il paraguaiano ha invece partecipato a gran parte delle azioni offensive, liberando spazi all’ex atalantino. Insomma, l’esperimento è andato più che bene e Juric sicuramente riproporrà questa soluzione tattica anche in futuro.

Sanabria è un giocatore tatticamente unico: può fare la prima punta, la seconda e anche il trequartista. È molto intelligente, si porta via il marcatore, torna a centrocampo per costruire l’azione, fa a sportellate con gli avversari e crea varchi in quantità industriale. Se fisicamente sta bene fa la differenza: e in questo momento sta bene. Non segna molto (3 reti in 18 presenze), però in compenso fa tanto movimento. L’aspetto confortante, che lascia ben sperare per il futuro, è che sente suo il Toro. In granata si trova perfettamente a proprio agio, tanto che il 4 gennaio ha prolungato di un altro anno il contratto con il club portandolo fino al 2026 nonostante abbia avuto diverse richieste da società importanti. E con Zapata l’intesa - come del resto ha sottolineato lo stesso Juric - continua a crescere partita dopo partita.

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Salernitana

Adesso la testa è alla Salernitana, altro match alla portata dei granata: davanti ai propri tifosi il Toro ha la grande possibilità di migliorare la propria classifica e renderla ancora più interessante. A proposito della partita di domenica all’ora di pranzo contro i campani, buone notizie arrivano dall’infermeria: Samuele Ricci, che a Cagliari si era infortunato a una caviglia, sta svolgendo un lavoro personalizzato e le indicazioni sono molto confortanti. Per domenica sarà quasi certamente disponibile: resta da capire se per la panchina o addirittura per na maglia da titolare. E le buone notizie coinvolgono anche Ilic, completamente ristabilito. Difficilmente, però, Juric schiererà entrambi, considerando che Linetty sta attaversando un buon momento di forma. Al posto di Buongiorno giocherà Sazonov con accanto da una parte Tameze (in vantaggio su Djidji) e Rodriguez dall’altra. Gli esterni saranno Bellanova sulla destra e quasi sicuramente Lazaro a sinistra. A centrocampo toccherà a due tra Linetty, Ilic e Ricci, con Vlasic trequartista e la coppia d’attacco Sanabria-Zapata a cercare i gol della vittoria.

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TORINO - E alla fine della vittoriosa e importante sfida di Cagliari ha incassato i complimenti di Juric. «Sono soddisfatto di Tonny, gli lascio libertà di muoversi e lui sta rispondendo alla grande». Il tecnico parlava ovviamente di Sanabria, giocatore nuovo sotto tutti i punti di vista, soprattutto tatticamente. Ed è lo stesso tecnico croato a spiegalo. Con il paraguaiano libero di muoversi, Zapata è stato spostato a sinistra. E i risultati si sono visti. «Abbiamo avuto un po’ di problemi contro la difesa a tre e lo abbiamo spostato lì lasciando Tonny falso nove. Entrambi hanno fatto molto bene. Duvan è un top player, con un peso nello spogliatoio allucinante».

Liofilizzando il discorso, Zapata è stato spostato sulla fascia sinistra, mentre Sanabria è stato lasciato libero di spaziare tra trequarti e area di rigore senza lasciare punti di riferimento. La mossa ha decisamente funzionato, vista la convincente prestazione di entrambi. Il colombiano ha trovato il primo gol in trasferta con la maglia del Toro e ha fatto impazzire i difensori di Ranieri. Il paraguaiano ha invece partecipato a gran parte delle azioni offensive, liberando spazi all’ex atalantino. Insomma, l’esperimento è andato più che bene e Juric sicuramente riproporrà questa soluzione tattica anche in futuro.

Sanabria è un giocatore tatticamente unico: può fare la prima punta, la seconda e anche il trequartista. È molto intelligente, si porta via il marcatore, torna a centrocampo per costruire l’azione, fa a sportellate con gli avversari e crea varchi in quantità industriale. Se fisicamente sta bene fa la differenza: e in questo momento sta bene. Non segna molto (3 reti in 18 presenze), però in compenso fa tanto movimento. L’aspetto confortante, che lascia ben sperare per il futuro, è che sente suo il Toro. In granata si trova perfettamente a proprio agio, tanto che il 4 gennaio ha prolungato di un altro anno il contratto con il club portandolo fino al 2026 nonostante abbia avuto diverse richieste da società importanti. E con Zapata l’intesa - come del resto ha sottolineato lo stesso Juric - continua a crescere partita dopo partita.

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