Toro mette la freccia con Bellanova e Zapata: finalmente!

La squadra di Juric batte il Lecce 2-0 con una buona prestazione nella ripresa: l'Europa torna nel mirino

TORINO - Un secondo tempo finalmente brillante, spaccato da un gol di Bellanova (il primo in stagione) e premiato dal raddoppio di Zapata (7ª rete nel Toro). I granata di Juric tornano a meritare applausi a scena aperta, almeno nella seconda parte del match, e volano in classifica a un punto dalle settime, la Lazio (impegnata domenica contro il Bologna) e la Fiorentina (contro l’Empoli). Il diagonale vincente di Bellanova, uno dei giocatori del Toro più positivi e continui da settimane, ha nei fatti scartavetrato l’assetto catenacciaro del Lecce e permesso ai granata di giocare con maggiore scioltezza, di lì in poi. Tanto più dopo che poi D’Aversa perdeva Pongracic, espulso al 70’.

Torino, le solite difficoltà

La rete di Bellanova ha spezzato una sorta di maleficio autoprodotto, l’incapacità o quantomeno le grandi difficoltà dei granata a creare gioco e trovare spazi contro squadre inferiori che badano in primo luogo a chiudersi. Dopo lo 0 a 0 contro la Salernitana con appena un tiro nello specchio e il successivo 1 a 1 col Sassuolo di nuovo tra delusioni, anche il primo tempo contro il Lecce è parso il prolungamento di questa marcia a scartamento ridotto, senza cambi di ritmo e povera di occasioni. E non era bastato inserire al posto di Sanabria Pellegri, pur molto mobile ed elogiabile a strappi, per rendere automaticamente più efficace il peso offensivo (tra le novità nel Torino, anche la doppia titolarità di Lovato e Masina in difesa, con Buongiorno e Rodriguez lungodegenti). Una sola conclusione pericolosa, poco prima dell’intervallo, di Vlasic dal limite, deviata e uscita d’un nulla: esattamente quanto voleva D’Aversa, pur se il suo Lecce non riusciva mai a impensierire i granata nelle ripartenze (un solo brivido per Juric, un pallone scivolato dalle mani di Vanja per sua fortuna senza conseguenze: rinvio di Masina pressoché sulla linea).

Lecce, rosso per Pogracic

Poi, a inizio ripresa, quel gol scacciacrisi di Bellanova, un diagonale secco, radente da fuori area, al termine di un’azione creata a razzo da Ricci e passata attraverso anche un batti e ribatti sulla trequarti (Gendrey su Ilic). L’equilibrio spezzato obbligava il Lecce a scoprirsi di più per provare a spingere, ma l’unico risultato era il doppio giallo per falli di frustrazione di Pongracic a 20 minuti dalla fine. Si sommavano le sostituzioni su entrambi i versanti, con obiettivi diametralmente differenti. Sanabria di testa deviava da due passi troppo centralmente (respinta d’istinto di Falcone) un cross millimetrico di Ilic, mentre i pugliesi provavano ugualmente ad attaccare ma senza sbocchi, subendo i “ritorni” dei granata. Su uno di questi (che fruttava un angolo per Vojvoda) Zapata anticipava Gendrey e di testa la indirizzava nell’angolino, a 9’ dalla fine.

Toro, difesa ok e Ilic ko

Partita chiusa, Toro brillantemente in souplesse, baci e abbracci per tutti e finalmente una liberazione per la squadra granata e Juric, dopo ripetute critiche. Con la classifica che ora torna a incuriosire, in attesa delle altre partite del weekend. E con la difesa che continua a garantire la tenuta stagna, pur cambiando gli interpreti. Da vedersi nei prossimi giorni le condizioni del play Ilic, uscito per un guaio muscolare. Per il Lecce, quinta sconfitta nelle 7 partite del 2024 e (al momento) solo 5 punti di vantaggio sulla terzultima, il Verona: pugliesi in crisi, ormai è palese.

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