Toro, problema in mezzo al campo: Ricci-Ilic lasciano 24 milioni di dubbi

I due mediani involuti rispetto ai primi tempi in granata. Il serbo è costato 16 milioni, l’ex dell’Empoli più di 8. Un investimento che per adesso non sta fruttando

TORINO - Così non può bastare: il Toro ha un problema in mezzo al campo legato all’apporto di Ricci e Ilic. Entrambi stanno procedendo come i gamberi: dopo un buon avvio in granata, dove l’ex dell’Empoli è arrivato nel gennaio del 2022 e il serbo nello stesso mese dell’anno seguente, nel corso di questa stagione non si stanno più esprimendo sugli alti standard di rendimento passati. Avrebbero in dote le qualità per rendersi decisivi nella trequarti avversaria, e invece troppe sono state le partite nelle quali si sono per lo più limitati alla prima circolazione di palla. Un modo di interpretare la partita scolastico, per due che invece avrebbero crediti per dare un contributo ben più consistente.

Ricci-Ilic, stop alla maturazione

Juric è il primo a verificare l’arresto nella maturazione di Ricci e Ilic. Uno stop auspicabilmente temporaneo, ma in questo momento evidente. L’ex del Verona - pagato ai gialloblù 16 milioni - sta scontando anche un avvio di stagione approcciato con un po’ di leggerezza. «Gli alti e bassi ci stanno, però bisogna anche essere onesti nel prendere coscienza dei propri difetti con la voglia di migliorarli», la pubblica strigliata del tecnico granata nei confronti di Ilic. Era il mese di ottobre, quello in cui dopo il derby il serbo perse la titolarità. Una bacchettata alla quale seguì poi la mano tesa, da parte dell’allenatore che spinse con Cairo e Vagnati per caldeggiare il corposo investimento che avrebbe condotto il centrocampista al Filadelfia. Così, Juric, difese Ilic dopo la prova al limite dello svogliato di Frosinone: «Da un po’ di tempo a questa parte sta lavorando con grande impegno per uscire da una situazione negativa. Deve essere forte dal punto di vista mentale, ma quello che inizio a vedere mi sta piacendo», la carezza rivolta al mediano. Ancora più di Ricci e Vlasic, gli altri due elementi dotati di piede e letture dei movimenti per rifinire, Ilic è il giocatore del Toro che dovrebbe mettere al servizio dei compagni palloni da finalizzare. E invece i suoi passaggi decisivi - anche piuttosto datati - sono fin qui stati appena due: il 3 settembre una sua meravigliosa apertura a tagliare il campo fu raccolta da Radonjic per il gol (bellissimo) che decise la sfida contro i liguri. Quindi il 24 dello stesso mese fu suo il cross trasformato di testa da Zapata nella rete del pareggio contro la Roma. E due sono stati anche i gol: uno a Monza e il secondo in casa contro l’Udinese (1-1 il risultato dei due incontri). Il tema, guardando a Ilic, è la mancanza di intensità all’interno della gara. Qualche volta pare un po’ svagato, poco propenso ad aumentare il ritmo almeno nei frangenti della partita che imporrebbero il cambio di ritmo.

Juric su Ricci

Diverso il discorso su Ricci, e che può essere introdotto utilizzando ancora le parole di Juric: «A Samuele non posso imputare nulla, dà sempre tutto in allenamento come in partita ma deve ritrovare brillantezza», ha recentemente dichiarato il croato. Una brillantezza che in questa stagione ha raramente accompagnato Ricci. Pure lui, troppo spesso, pulito nella prima impostazione ma in difficoltà al momento di disegnare la traiettoria in grado di mettere un compagno davanti alla porta. Due sono pure gli assist di Ricci (uno casuale, per Schuurs contro il Milan, il secondo per Buongiorno a Lecce), mentre una è stata la rete (a Cagliari per il temporaneo 2-0). Nulla è imputabile al mediano in riferimento all’impegno, ma evidente è lo scarto tra il Ricci dei primi tempi granata - quello che arrivò a conquistare la Nazionale - e la versione più recente. Ricci e Ilic doveva essere la giovane coppia di centrocampisti in grado di orchestrare il Toro, e invece uno dei due è spesso lasciato in panchina da Juric a beneficio di Linetty. Il polacco ha meno qualità, tuttavia possiede un’intelligenza tattica che ha finito per aiutare i granata più di quanto non abbiano saputo fare i più tecnici compagni di reparto. Tutti e tre, dall’inizio o a gara in corso, saranno impiegati domani a Roma: là dove Ricci e Ilic cercheranno la svolta, e Linetty nuove conferme.

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