Ilic, che sollievo. Potrebbe rientrare già tra un mese: quante gare salterà

Lesione del legamento collaterale mediale del ginocchio per il centrocampista del Toro. La diagnosi è meno grave del previsto. Dopo 15 giorni di stop comincerà la fase rieducativa

TORINO - Il Torino continua a convivere con la sfortuna, visto che a ogni partita deve fare i conti con un infortunio. Nell’ultimo turno contro la Fiorentina, infatti, si è fatto male Ivan Ilic e l’esito degli esami ai quali si è sottoposto purtroppo non è positivo, anche se non... drammatico come si temeva in un primo momento: dagli approfondimenti, infatti, è emersa “solo” la lesione del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro. Lo staff atletico del Torino, con la supervisione del medico Mozzone, è fiducioso di recuperarlo in un mese, qualche giorno in più se il ginocchio non dovesse rispondere bene alle sollecitazioni a cui sarà sottoposto dopo una quindicina di giorni di stop.

Ilic, una stagione sfortunata

Per il centrocampista serbo non è una stagione fortunata: questa, infatti, è la terza occasione in cui si ferma per problemi fisici. Era accaduto per la prima volta a settembre, quando a causa di un problema alla caviglia aveva saltato la sfida contro la Salernitana. Dopodiché era stato fuori anche a fine gennaio, rinunciando al match contro il Cagliari. Ora, seguendo le previsioni più ottimistiche, dovrà stare a guardare i compagni per tre match: il prossimo contro il Napoli, il 16 a Udine e il 30 quando i granata affronteranno il Monza al Grande Torino. Con la speranza che al suo rientro (probabilmente contro l’Empoli, nel turno a cavallo di domenica 7 aprile) dia un contributo importante che sino a oggi è spesso mancato. Inutile ricordare che dopo aver speso 16 milioni per acquistarlo dal Verona, in sostituzione del partente Lukic, voluto a tutti i costi da Juric, Ilic non è ancora riuscito a compiere il salto di qualità che tutti si aspettavano. Tra l’altro, proprio con il tecnico che lo ha portato in granata ha avuto diversi screzi a partire dal ritiro di Pinzolo, quando in una partitella in famiglia venne allontanato per scarso impegno. In seguito le cose non sono migliorate più di tanto: il centrocampista ha alternato discrete prestazioni ad altre deludenti e in alcune circostanze è partito addirittura dalla panchina, per poi entrare a partita in corso concedendosi giocate troppo elementari. Tecnicamente è molto bravo, probabilmente il migliore, e lo si vede anche dalla... fotografia che pubblichiamo qui a fianco: non guarda il pallone alto che sta per scendere (lo “sente”), ma cerca con lo sguardo i compagni meglio posizionati. Dovrebbe sfruttare di più le sue qualità cercando lanci lunghi, assist: il taglio delle difese, anche a costo di sbagliare qualche pallone, invece di consegnarlo al compagno più vicino o addirittura indietro.

Juric, attesa e motivazione

Il tecnico croato con lui usa bastone e carota. Lo aspetta e cerca di motivarlo. E proprio per questo alcuni giorni fa gli ha fatto pervenire un messaggio chiaro: «Ivan negli ultimi mesi ha preso la strada giusta, le prestazioni non sono però in linea con quello che vedo in allenamento. Non ha avuto la crescita che mi aspettavo, gli serve più tempo, ma sono molto fiducioso perché quello che vedo negli ultimi mesi è positivo». Adesso, per riaverlo, dovrà aspettare almeno un mese: il giocatore sarà pronto per la fase finale del campionato. La speranza è che al suo rientro il Toro sia ancora in corsa per un risultato importante e che il centrocampista riesca a dare un contributo finalmente molto significativo. Non è mai troppo tardi, le qualità per prendersi il Toro le ha tutte. Intanto pensi a guarir bene.

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