Toro, solo i primi tempi sono da Europa: appena 4 gol subiti nei 45’ iniziali

Tanti pari e 7° posto nella classifica all’intervallo. I cali nella ripresa

C' è un Torino dei primi tempi e c'è un Torino dei secondi tempi, soprattutto a livello di tenuta difensiva. E non perché nelle riprese la formazione granata si sciolga come neve al sole, tutt'altro, ma perché prima dell'intervallo è stato finora quasi impossibile farle gol. A dirlo sono i numeri: solo una volta, in ventotto partite, la squadra granata si è ritrovata in svantaggio all'intervallo (contro il Milan alla seconda giornata), solo in quattro gare Vanja Milinkovic-Savic ha raccolto dei palloni dal fondo della propria rete, solo due volte ha subito gol nella prima mezz'ora di gioco (nessuna delle altre diciannove squadre di Serie A ha fatto meglio sotto questo aspetto). Una curiosità: è stato il Sassuolo, in entrambe le occasioni, a bucare il portiere serbo prima che scoccasse il 30', nella gara di andata con Thorstvedt al 18', in quella di ritorno con Pinamonti al 5' (questo è quindi l'unico gol incassato nel quarto d'ora iniziale).

Difesa ok nei primi 45 minuti

Non sorprende quindi trovare il Torino in zona Europa nella classifica dei primi tempi: se le partite si chiudessero dopo una sola frazione, Ricardo Rodriguez e compagni sarebbero settimi con 39 punti (frutto di sei vittorie, ventuno pareggi e una sola sconfitta) dietro a Inter, Milan, Lazio, Roma, Napoli e Atalanta, ma davanti anche alla Juventus. Se in fase difensiva il Torino è stato finora quasi impenetrabile nei quarantacinque minuti iniziali, in quella offensiva la differenza con il rendimento delle seconde parti di gara è minimo: dodici reti segnate prima della pausa, quattordici reti. Di certo troppo pochi sia in una frazione che nell’altra per una squadra che ambisce a conquistare il pass per una coppa europea. Come si spiega questa differenza di rendimento? Non è una questione di calo fisico secondo Ivan Juric. «La mia sensazione è che abbiamo avuto poco dalla panchina, non c’è stato un calo», aveva spiegato il tecnico croato nelle scorse settimane, prima della gara contro la Fiorentina. Una spiegazione che trova in parte il sostegno sempre nelle statistiche: con quello di Sanabria al Napoli, sono solamente tre i gol arrivati da chi è entrato a partita in corso. Gli altri due sono quello di Radonjic che ha deciso la gara contro il Genoa all’andata e quello di Vlasic contro il Sassuolo, sempre all’andata, quando il croato entrò dopo appena nove minuti per sostituire l’infortunato Samuele Ricci.

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