Vlasic, l'Egitto e poi i gol in dote per il Toro d'Europa

Fin qui ha segnato poco: tre reti, ma una è arrivata nell’ultima gara. Dopo Udine il Monza: il croato punta a una nuova prodezza

È stato bello vederlo esultare a Udine, levando le braccia al cielo in un moto di spontanea esultanza. Era l’8’ della ripresa, e nel primo tempo la gioia per il gol gli era stata negata dal palo, finendo per aumentare qualche minuto più tardi la goduria per una rete cercata con forza, in Friuli come in troppe gare precedenti. Prima di segnare il 2-0 all’Udinese - raddoppiando le distanze dopo l’acuto di Zapata e fiaccando definitivamente la per giunta morbidissima reazione bianconera - Vlasic era sparito dal tabellino dei marcatori per 9 giornate. Si torna alla prova interna contro il Napoli del 7 gennaio, esordio nel 2024 per i granata. Corposa, sempre troppo, la sacca di tempo che intercorre tra il lampo con il Napoli e la terza e ultima rete del suo campionato. Si torna indietro di sette turni, alla sfida contro il Sassuolo del 6 novembre. È l’undicesima giornata, e considerato che Vlasic di undici ne perde due (Salernitana e Lecce), per registrare il primo gol di Vlasic in questa Serie A vuol dire che si sono dovute attendere nove partite disputate dal croato. La sintesi: fin qui l’ex del West Ham ha offerto un contributo minimo, in fase realizzativa. «Ma lui in allenamento come in partita dà sempre tutto - spiegava Juric -: da lui mi aspetto anni ad altissimi livelli, e adesso un finale di stagione importante».

Juric aspetta i gol di Vlasic

È insomma la prestazione di Udine, quella dalla quale Vlasic deve ripartire per affrontare le ultime 9 sfide con la ferma volontà di rendersi protagonista, con i gol come con gli assist che pure sono stati fin qui pochissimi: appena due, entrambi per Zapata nel 3-0 all’Atalanta. Le possibilità che il Toro nutre di andare nelle prossime coppe europee non sono molte, e passano in buona parte dalla vena realizzativa di Vlasic (e degli attaccanti che Juric ruoterà al fianco del colombiano), dal fatto che il croato riesca se non ad allinearsi, comunque ad avvicinare la media-gol di Zapata. Juric, per arrivare al punto, si aspetta dal suo connazionale uno sprint, una volata che lo porti a segnare nelle residue 9 partite il numero di reti realizzate fino ad ora. Obiettivo più che perseguibile: un gol ogni tre gare è una media plausibile, per un giocatore che semmai ne ha tenuta prima una molto bassa. A non essere minimamente messa in dubbio è la professionalità di Vlasic, la disponibilità verso il proprio allenatore e i compagni. Tanto che l’attaccante di Spalato, questa volta, risulta morda il freno non tanto per giocare la partita numero 55 in Nazionale, bensì per tornare a Torino e mettersi a disposizione del gruppo per il finale di stagione. Stasera la Croazia - che in questa finestra di test internazionali ha già superato ai rigori la Tunisia nonostante l’errore dal dischetto dello stesso Vlasic - affronterà l’Egitto, dopodiché Nikola tornerà al Filadelfia in vista dell’impegno interno contro il Monza. Che Juric sta valutando se sfidare con la composizione del reparto offensivo che tanto bene si è comportato a Udine: Zapata al centro, Okereke (in ballottaggio con Sanabria) a sinistra e Vlasic libero di aprirsi a destra o agire più da trequartista in posizione interna. Da dove ha segnato l’ultimo gol, da dove il Toro se ne aspetta altri in questa primavera appena iniziata.

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