TORINO - Era il primo luglio quando il club granata diffondeva il comunicato ufficiale relativo all’ingaggio di Bellanova: le trattative con il Cagliari e con l’esterno erano già andate a buon fine nel corso del mese di giugno, con la fumata bianca formale subito dopo l’eliminazione dell’Italia Under 21 dalla fase finale degli Europei, con Raoul titolare in 3 partite su 3 nel girone di qualificazione. «Il Torino è lieto di annunciare di aver acquisito dal Cagliari, a titolo definitivo», eccetera eccetera . Poi la sintesi della sua carriera: «Bellanova è nato a Rho, in provincia di Milano, il 17 maggio 2000. Cresciuto calcisticamente nel settore giovanile del Milan, nel 2019 viene acquistato dal Bordeaux, con cui esordisce in Ligue 1. Dopo le esperienze in prestito con Atalanta e Pescara, nel 2021 viene prelevato dal Cagliari con cui totalizza 31 presenze e segna il suo primo gol in A, proprio contro il Torino. Nel 2022 la chiamata dell’Inter: per Bellanova 22 partite totali con i nerazzurri, impreziosite dalle vittorie della Coppa Italia e della Supercoppa, nonché dal secondo posto in Champions League, vivendo pure l’emozione di giocare in finale contro il Manchester City. Per Bellanova, da sempre convocato nelle selezioni giovanili della Nazionale a partire dall’Under 15, anche 20 presenze in Under 21, comprese le ultime che lo hanno visto protagonista agli Europei in Romania e Georgia».
L’Inter lo avrebbe confermato: però da riserva per il secondo anno di fila e solo in prestito con obbligo di acquisto da ratificarsi 12 mesi dopo. Cairo, Vagnati e Juric, ciascuno secondo i propri ruoli e canali comunicazionali, erano stati molto più convincenti: porte spalancate per il ragazzo, con la possibilità di partire subito da titolare al posto di Singo (già sul mercato, poi ceduto al Monaco per 10 milioni), e un’offerta migliore per il Cagliari, leggermente superiore nella cifra e soprattutto con acquisto immediato: subito una parte del cash, per i sardi.
Così fu battuta l'Inter
E così Bellanova diventò del Toro, con Cairo vincitore davanti «all’amico Marotta». Una soluzione rivelatasi poi splendida per tutti, per l’esterno e per il club granata. Con Juric, crescendo man mano senza quasi soluzione di continuità dopo una prima fase ancora a corrente alternata, presto sostituita da una progressione imperiosa nel rendimento, Raoul è diventato oggi un gioiello in tutti i sensi, per il Torino: in campo e a tavolino, quanto al valore patrimoniale. Dopo appena 9 mesi vale già il triplo, potenzialmente. Al club granata è costato 7 milioni più uno di bonus. A gennaio, col mercato aperto, il Torino non volle prendere in esame alcuna ipotesi di cessione, nonostante un paio di sondaggi dall’estero. In ogni caso, si parlava già di un valore raddoppiato, sui 15 milioni, proprio in virtù del rendimento. Adesso, con siffatto curriculum stagionale e dopo il brillante esordio in nazionale l’altra sera contro l’Ecuador, con vista sugli Europei, nel mondo del mercato si ragiona già su una possibile valutazione tra i 20 e i 25 milioni. D’altra parte Bellanova in campionato col Torino ha giocato praticamente sempre, e praticamente sempre da titolare (27 volte più un subentro, con una sola partita persa per squalifica). Una rete nella vittoria sul Lecce a febbraio (spaccando lo 0 a 0 iniziale) e 5 assist gol di cui 4 specificatamente per Zapata, con cui si intende a meraviglia (così come con Vlasic, quando il croato è in vena nei “dai e vai”).
Quei 4 club inglesi
Rendimento alto, altissimo da mesi. Proprio per questo, Spalletti non poteva non chiamarlo. Lo seguiva già da diverso tempo con i suoi collaboratori. Gli aveva anche parlato di persona a settembre durante una visita del ct al Filadelfia, invitandolo a dare il meglio durante la stagione. Detto, fatto. Avanti così e anche Bellanova volerà agli Europei, con Alessandro Buongiorno. E a quel punto, dovesse brillare pure in Germania, il suo valore schizzerebbe ancora verso l’alto, sull’onda del rendimento e sulla base, ovviamente, del numero degli eventuali candidati acquirenti. A oggi si sa che 4 club della Premier lo stanno già seguendo (Chelsea, West Ham, Manchester United, Aston Villa). Bellanova ha firmato un contratto in scadenza nel 2027 e guadagna 1,2 milioni netti a stagione. Il ragazzo sta bene nel Toro, è grato alla società e a Juric, sarebbe felice di restare, sa di aver trovato una sua oasi felice dove maturare ancora: il punto di partenza è questo e fa ben sperare nell’ottica di una sua permanenza in granata, pensando alla prossima estate. Nell’attesa, i riflettori si accendono però sull’oggi: rientro al Filadelfia, controlli e possibili esami per valutare quel «dolorino al pube» che ha consigliato a Spalletti di sostituirlo nell’intervallo. Toccando ferro, oggi al Fila.