Zapata e Toro-Juve: il conto aperto e le differenze con l'andata

Il centravanti colombiano contro i bianconeri ha segnato 8 reti con le maglie di Udinese, Sampdoria e Atalanta ha segnato 8 reti. Ora sta vivendo un periodo d’oro ed è sempre più leader della squadra
Zapata e Toro-Juve: il conto aperto e le differenze con l'andata© Getty Images

Sta bene Duvan Zapata, molto bene. Lo ha dimostrato contro l’Empoli, con la doppietta, ma lo ha dimostrato anche nelle settimane precedenti a suon di buone prestazioni e gol che hanno trascinato il Torino. Ora per il colombiano arriva l’esame più importante, sia per una questione di prestigio e orgoglio che per la classifica e per le residue speranze di qualificazione a una coppa europea: il derby. All’andata non aveva brillato, tutt'altro, era stato protagonista di una delle peggiori prestazioni della sua stagione in granata. Certo non era stato l’unico a ricevere un’insufficienza in pagella perché era stato tutto il Torino a deludere, con regali in fase difensiva e poco o nulla costruito in quella offensiva.

Zapata, i numeri contro la Juve

Domani Ivan Juric si aspetta tutta un’altra partita dalla sua squadra e anche dallo stesso Zapata che, nel corso della carriera, ha dimostrato di non avere nessun timore referenziale quando si trova davanti la Juventus. Anzi. Lo dimostrano i numeri: alla formazione bianconera ha segnato otto gol ed è la sua seconda vittima preferita. Soltanto al Sassuolo ha segnato più reti: dieci, di cui l’ultimo proprio con la maglia granata nell'1-1 del Mapei Stadium. Insomma, sa come far male alla difesa juventina, sa come eludere le marcature disegnate dai tecnici avversari. Il primo gol del colombiano ai bianconeri risale alla stagione 2016-17, quando era il centravanti dell’Udinese, si è poi ripetuto con le maglie della Sampdoria e soprattutto dell’Atalanta. C’è poi un altro dato che indurrà i più scaramantici a sperare che nel derby di domani Zapata possa trovare il gol: ogni volta che ha segnato alla Juventus, la sua squadra non ha mai perso. Quel gol citato con la maglia dell'Udinese fu in una partita terminata 1-1, l'anno dopo con la Sampdoria vinse invece 3-2, mentre con la maglia dell'Atalanta le sue reti (in due occasioni ha siglato delle doppiette) sono valse due vittorie e due pareggi. Certo dovrà essere innescato nella maniera giusta, perché uno dei problemi avuti dal Torino all’andata era stato proprio quello di trovare le giocate per permettere agli attaccanti di andare alla conclusione.

Zapata e l'intesa con i compagni

Era però un altro Torino, ancorato al 3-4-2-1 con un Bellanova ancora in fase di rodaggio e non nella versione frecciarossa degli ultimi mesi, dove ha saputo innescare più volte il numero 91, fornendogli cinque assist (l’ultimo proprio contro l’Empoli, una settimana fa, prima dell’ingenuità al 94’ che ha portato alla rete di Niang). In questi mesi l’intesa di Zapata con i compagni, non solo con il terzino destro, è notevolmente migliorata e non a caso nelle ultime settimane si è visto un Torino capace di creare di più. E a beneficiarne è stato lo stesso attaccante che nel girone di ritorno ha avuto la possibilità di scalare posizioni nella classifica marcatori: quattro gol per lui nella prima parte di campionato in granata (più uno con la maglia dell’Atalanta), sette messi a segno finora nella seconda con ancora altre sette partite a disposizione per migliorare il proprio score. Magari a partire da domani, dalla partita contro la Juventus, per regalare quella gioia che ai tifosi manca dal 2015 e per continuare a ripagare la mole di affetto ricevuta da quando la scorsa estate per la prima volta ha messo piede a Torino.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...