Toro, altre mosse per Palladino: lo scenario

Col quasi certo addio a Juric, la società granata continua a guardarsi attorno per trovare l’allenatore giusto. Gli incroci con la Fiorentina, ma anche col Bologna che probabilmente perderà Thiago Motta
Toro, altre mosse per Palladino: lo scenario© LAPRESSE

Il preferito per il dopo-Juric continua a essere Palladino, si scriveva su queste colonne anche sul giornale di ieri, rivelando peraltro l’ingresso di Gilardino (nonostante sia in pole a Firenze per sostituire Italiano) nella lista di allenatori che i vertici granata stanno seguendo da tempo, con aggiornamenti ciclici. Ecco, gli aggiornamenti ciclici: il destino obbligato di Vagnati di questi ultimi mesi, che ora si riverbererà sulle prossime settimane. Superata la prima metà di aprile, con la fine del campionato programmata per l’ultimo weekend di maggio, il cerchio si comincia a stringere. E anche così si spiegano le nuove mosse dei vertici granata: un altro ampio giro di contatti, sondaggi, valutazioni, nell’ottica di mantenere oliate le piste più interessanti per dare il via a un nuovo ciclo, tenuto conto che il 30 giugno si esaurirà il contratto di Juric e i segnali più forti e chiari sono sempre gli stessi: Europa o non Europa, al momento prosegue il conto alla rovescia.

La domanda è: ma perché nel Torino non si esclude di dover un giorno andare a bussare anche alla porta di Gilardino? Cosa (è opportuno ribadirlo subito) non ancora successa in modo concreto. Si sa: il dt granata deve restare a guardare, per adesso. La Fiorentina, oggi come oggi, ha molto più e meglio da offrire sotto tanti aspetti. E si è anche già mossa con mesi di anticipo su tutti. Da qualche giorno ha ripreso il pressing attorno a Gilardino su quello stesso terreno già seminato da Barone, che a suo tempo, prima dell’improvvisa morte prematura, aveva tracciato la rotta d’intesa con Commisso (Italiano è da tempo in cerca di nuovi stimoli ad altezza Champions). Anche se si muovesse, il Torino non potrebbe che mettersi in coda in questo momento. Gila tornerebbe molto volentieri a Firenze, dove era già stato amato da giocatore: verrebbe accolto a braccia aperte.

Torino, Palladino la prima scelta

Ma torniamo all’assunto di partenza: la prima scelta del Torino è e resta Palladino, come si ripete da tempo, e proprio per questo è nei confronti del tecnico in uscita dal Monza (scadenza di contratto) che la società granata sta manifestando il maggior interesse “visibile”, tra contatti, sondaggi e ulteriori giri d’orizzonte con chi lo assiste. Ecco la novità: i rinnovati dialoghi degli ultimi tempi, nella prospettiva di muovere nuovi passi concreti, non appena possibile. Vagnati ha ben compreso come la pensi in questo momento Palladino. E ovviamente non alludiamo solo alle dichiarazioni ufficiali dei giorni scorsi («il mio futuro sono queste partite che restano, ne parlerò con Galliani a fine campionato»). Nell’attesa, anche i vertici del Monza si stanno già guardando attorno: rumours su Nesta, per esempio, che sta ben guidando la Reggiana in B (10 anni assieme nel Milan: l’ex difensore è ancora e sempre in ottimi rapporti con Galliani). Palladino, in sostanza, chiede ancora un po’ di tempo. E difatti il suo agente questo ripete a chi lo contatta per provare a comprendere meglio gli scenari (in ballo c’è anche il Bologna, visto che sono alte le possibilità che alla fine Thiago Motta non prolunghi per atterrare sulla poltrona di una big). Anche la stessa Fiorentina (se mai un giorno saltasse in aria la trattativa per Gilardino: ma sarebbe davvero... strano) potrebbe dirottare le mire su Palladino. A quel punto, però, partendo non da una posizione avvantaggiata, sulla carta.

Il Torino, invece, aspetta eccome Palladino, con fiducia: pronto a muovere altri passi sempre più concreti nel momento in cui l’allenatore dovesse realizzare di non avere in mano offerte sicure, diciamo “prendere o lasciare”, da parte di un top club italiano (il Napoli sta guardando a big diversi, da Conte a Italiano a Gasperini... E nel ventaglio di nomi che circolano per il Milan e la Juventus, in caso di separazione da Pioli o Allegri, Palladino appare solo come una delle alternative possibili, dopo ben altri candidati). Difatti Vagnati aspetta e spera, però non certo sfogliando una margherita. Sa di avere buone possibilità di riuscire a portare a casa il tecnico del Monza, a tempo debito. Appunto: a tempo debito. Deve avere strategica, comprensibile pazienza. Sullo sfondo, tra le alternative, resta sempre viva anche la pista Vanoli, artefice del Venezia in corsa per la A, destinato probabilmente a lasciare i lagunari (come si è scritto tante volte, è un pallino del dt granata da mesi). E pure lui è già stato oggetto di sondaggi da parte di più club, tra cui lo stesso Bologna.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...