TORINO - La partita contro il Bahia aveva inevitabilmente interrotto le discussioni di mercato. Per la cronaca, 3 a 1 per il San Paolo, in casa. Con il risultato già indirizzato dopo poco più di mezz’ora: rapido 2 a 0 per i paulisti. Welington titolare anche stavolta: cioè l’altro ieri, domenica. Da quando nel suo Paese è cominciato il “Brasileiro”, ovvero da metà aprile, questo terzino sinistro di spinta di 23 anni ha già messo assieme 11 presenze in 13 giornate di campionato, di cui 9 da titolare. Continua a essere un punto di riferimento per il San Paolo, al momento 6° in classifica, ma resta pur sempre una presenza a tempo, la sua. Il contratto di Welington scadrà già il 31 dicembre e il suo club ancora di recente ha provato a intavolare una trattativa per il prolungamento. Niente da fare, comunque. Con atteggiamento garbato, ma deciso, il suo no grazie è risuonato negli uffici del San Paolo, indirizzando inevitabilmente le scelte dei vertici societari. Tesi, ora, a monetizzare il più possibile dalla sua cessione durante questa sessione estiva di mercato. «Sogno di andare in Europa, mi sento pronto per questo grande passo», ha risposto ai suoi dirigenti questo stantuffo mancino dotato di una bella progressione, facile all’affondo in dribbling e con un piede sinistro ben educato. La cifra tecnica illumina le giocate, così come la corsa fluida. Il Torino lo segue già da parecchi mesi (un anno fa si era avvicinato a lui anche il Bologna di Sartori) e per Vagnati il nome del ragazzo brasiliano rappresenta una delle prime scelte nel ventaglio di stranieri che sta seguendo nel ruolo.
Toro, contatti per Welington
Nello scorso week-end i contatti tra l’entourage di Welington e la dirigenza del San Paolo si sono interrotti, ma già nel corso della giornata di ieri la tematica è tornata a rimbalzare sui tavoli del club. Anche perché l’agente del terzino ha comunicato la disponibilità del Torino a mettere sul tavolo un’offerta da 3,5 milioni di euro per il San Paolo, cui aggiungere le commissioni per il procuratore di riferimento e un pacchetto di bonus tanto per l’agente quanto per la società brasiliana. Commissioni alte, va detto subito: un must, quando si parla di mercato sudamericano. E questa è una nota dolente per Vagnati, obbligato a rispettare determinati tetti di spesa. Però i rapporti tra le parti sono buoni, il tiraemolla fa parte del gioco. Oggi come oggi, tra le richieste del San Paolo e le provvigioni immaginate dall’agente di Welington i costi dell’operazione ballano intorno ai 6, 7 milioni di euro. Escludendo i bonus, il Torino nei prossimi giorni potrebbe salire fino a 4,5 milioni complessivi. Non di più, probabilmente: altrimenti il gioco non varrebbe la candela, ragiona Vagnati. Oltretutto anche le altre società in azione su Welington per adesso non hanno affondato e questo lascia un margine di operatività al dt granata. Ad aver allacciato contatti con l’agente dell’esterno difensivo di spinta sono stati, oltre al Torino, anche il Southampton e tre club spagnoli: il Girona, il Granada e il Betis. Stando così le cose, il Torino se la può giocare. Vagnati cerca un Bellanova per la fascia sinistra: è una delle priorità del mercato in entrata. Di qui la ripetitività dei contatti con l’agente di Welington e, attraverso la sua mediazione, le comunicazioni al San Paolo, quanto all’entità dell’ultima offerta.