Toro, dopo Vagnati passione Spal: da Ferrara in diciannove

L'ultimo è Andreini, nuovo team manager. L'asse di mercato iniziato con Bonifazi continua ancora oggi

Una storia di intrecci. Di contaminazioni positive e negative, di affari intriganti e trattative non sempre fortunate, di migrazioni dall’Emilia al Piemonte. L’asse Torino-Ferrara, in particolare dal mercato di gennaio 2020, è particolarmente caldo. L’ultimo ex Spal ad aver firmato per il club granata è Alessandro Andreini, diventato Team Manager della prima squadra: rimpiazza Marco Pellegri, che per tre anni ha lavorato accanto al suo grande amico Ivan Juric.

Asse Spal-Torino

Il primo ad inaugurare il filo diretto è stato Kevin Bonifazi. Difensore centrale classe ’96, la Spal lo prese per 12 milioni di euro dal Toro. Fu uno degli ultimi innesti di Davide Vagnati, che solo pochi mesi dopo passa ai granata: firma a maggio 2020 e grazie ad una deroga l’attuale direttore sportivo, che presto rinnoverà il proprio contratto, si rese immediatamente operativo a stagione in corso. Da allora i tesserati ex Spal poi passati dal Filadelfia e dintorni, fra prima squadra e Primavera, sono addirittura 19. Vagnati a Torino, in particolare nei primi mesi della sua gestione, ha preferito affidarsi a collaboratori stimati e apprezzati durante la militanza al Paolo Mazza. A partire da Gianmario Specchia, responsabile dello scouting. I due si conoscono molto bene e insieme hanno messo a punto le primissime mosse di mercato.

L'operazione Demba Seck

Sempre nell’estate 2020, il Toro decise di affidare la panchina della Primavera a Marcello Cottafava (fresco reduce da un’ottima annata al Vado, in Serie D) insieme al vice Michele Coppola. Era transitato dalla Spal, ma proveniva dalla Sampdoria: la sua esperienza non è stata positiva ed è terminata con l’esonero a marzo 2021. Al suo posto arrivò Federico Coppitelli, che permise al Toro di salvare la categoria. Pochi mesi più tardi, a sostituire Massimo Bava alla guida delle giovanili, Vagnati andò a colpo sicuro con Ruggero Ludergnani. Sicuramente un innesto vincente, anche perché è grazie ad una sua intuizione che il Toro ha "salvato" l’operazione Demba Seck. In che senso? Bisogna ricostruire la storia. La società a gennaio 2022 puntò sul senegalese per una cifra vicina ai 4 milioni di euro. Un vero e proprio flop - col senno di poi ovviamente - legato alla resa deficitaria in campo e alle vicissitudini che lo hanno riguardato da vicino nella vita privata. Dopo il prestito al Frosinone ora sarà nuovamente a disposizione di Vanoli, ma è sul mercato: i granata fanno gli scongiuri per piazzarlo. In quell'affare il Toro si assicurò Gvidas Gineitis e Francesco Dell’Aquila per la Primavera, su precisa indicazione di Ludergnani. Il lituano è esploso coi grandi e adesso è un patrimonio del club, il fantasista classe 2004 invece a breve partirà in prestito. Entrambi, a modo loro, hanno attenuato le conseguenze negative dell’operazione Seck.

Da Gineitis a Berisha: gli altri ex-Spal

Dalla Spal proviene anche il segretario generale della prima squadra Andrea Bernardelli, mentre ha avuto un regno breve il Dott. Paolo Minafra (adesso al Modena): Juric, a ottobre 2021, fece il diavolo a quattro pur di rivoluzionare l'area medica. Tornando alla Primavera, poi, non si possono scordare Giuseppe Scurto e il suo preparatore atletico Francesco Sicari: il loro biennio, a conti fatti, si può considerare estremamente positivo. Sempre nella formazione Under 19 sono passati altri ex Spal, oltre a Gineitis e Dell’Aquila: Altin Kryeziu e Krisztofer Horvath (ancora di proprietà del Toro, era nella lista dei convocati dell’Ungheria a Euro 2024, verrà valutato da Vanoli in ritiro) al primo anno di Vagnati, poi Ludergnani a ruota ha dato fiducia a Lorenzo Abati, Marco Longoni, Nicolò Franzoni e Matteo Bonadiman. In orbita prima squadra infine, nella schiera degli ex Spal, è gravitato il portiere Etrit Berisha, che si è però trovato chiuso da Vanja Milinkovic-Savic. Numero uno serbo che - scherzo del destino - il Toro prestò nel 2018 alla Spal. Ma Vagnati, ai tempi, lo rispedì al mittente dopo il girone d’andata. Si sono poi ritrovati al Filadelfia e nel tempo, nei rispettivi ruoli, sono cresciuti entrambi.

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