Ieri la festa in piazza Carera, oggi il test contro la Cremonese e il rientro a Torino, martedì la partenza per il breve ritiro in Francia che sarà nobilitato dalle amichevoli contro l’Olympique Lione (mercoledì 31 luglio alle 20) e il Metz (sabato 3 alle 17). Tanti sono stati gli applausi dei cinquecento tifosi per il Torino, che saluta la Val Rendena dopo una decina di giorni di duro lavoro, quasi sempre diviso in una doppia seduta tra prima mattina e tardo pomeriggio. Dopo il saluto delle autorità, e il ringraziamento da parte del direttore tecnico granata Vagnati al comune di Pinzolo per l’ospitalità ricevuta, i giocatori sono stati chiamati uno per uno sul palco.
Curiosità Coco
Indubbiamente desta curiosità Coco, alla luce del trasporto con il quale la sua presentazione è stata salutata dai presenti. Difficile, ma stimolante, il percorso che attende il difensore centrale nato alle Canarie, ma che in virtù delle origini del padre ha scelto di giocare con la nazionale della Guinea Equatoriale. L’addio di Buongiorno passato al Napoli, legato al perdurante infortunio che allunga a tempo indeterminato il rientro alla piena attività da parte di Schuurs, impone a Coco di accelerare non solo il percorso di inserimento all’interno della squadra, ma anche l’assunzione della leadership nel pacchetto arretrato difensivo di Vanoli. Tecnico che sta lavorando per inculcare nei giocatori la sua visione di calcio con il pieno sostegno della tifoseria. La quale, nel corso degli allenamenti come pure ieri sera, gli ha tributato evidenti affetto e stima. E Vanoli ha espresso parole che hanno esaltato la gente: «In questi giorni mi avete caricato ed emozionato. I tifosi sono parte speciale, soprattutto di questo club. Prometto lavoro, sacrificio ed entusiasmo. Saremo noi a trascinarvi». Un segnale importante, per un allenatore che davanti a sé ha un compito arduo: rimotivare una squadra che molto ha speso nel triennio scorso, puntando contestualmente a migliorare il nono posto conseguito dal Toro nella passata stagione. In soldoni, a Vanoli viene chiesto di traghettare i granata verso l’Europa. «Questa tifoseria merita le Coppe», diceva giovedì Ricci, chiarendo quello che non può che essere l’obiettivo per il prossimo campionato.
Le parole di Zapata
Se lo stesso Ricci ha ricevuto convinti applausi al pari di Bellanova, tra i granata c’è un elemento che, per resa e naturale simpatia che genera, ha ricevuto un’autentica ovazione. Il soggetto in questione è Duvan Zapata, l’autore di 12 gol al primo anno con il Toro, nonché il capitano dopo l’interregno Rodriguez. Il colombiano ha infiammato il popolo granata: «Sono orgoglioso di essere il capitano di questi ragazzi, di questa squadra, di un club con questa storia. Darò tutto per il Toro. Grazie, tifosi. Promettiamo una grande stagione: vi faremo godere». Zapata sarà compagno di reparto di Ché Adams, ieri alla prima seduta di lavoro assieme ai compagni, e altro elemento che attrae la curiosità della gente. Pronta a celebrarne i gol, come a Pinzolo ne ha salutato l’ingresso nel club. Un entusiasmo, quello respirato in queste settimane, che fa il paio con gli abbonati. La società non comunica dati ufficiali, ma le circa ottomila tessere erogate sono senza dubbio un numero importante, considerato che al 15 settembre dell’estate 2023 gli abbonati erano stati 8.092.
I prossimi impegni
Una partita che cade quando molti torinesi e torinisti sono in ferie, ma che potrà dare un’idea del desiderio di sostenere il Toro di Vanoli, sarà quella di Coppa Italia contro il Cosenza, in programma domenica 11 agosto alle 21.15 al Grande Torino. Una sfida che anticiperà di sei giorni l’esordio in campionato, con i granata che sabato 17 saranno a San Siro contro il Milan (ore 20.45). Altre due le giornate di Serie A previste nel mese di agosto: domenica 25 ci sarà la prima in casa contro l’Atalanta (18.30), venerdì 30, invece, la trasferta di Venezia (sempre alle 18.30). Partite al termine delle quali i tifosi sperano di rivivere l’atmosfera di festa respirata ieri sera a Pinzolo.