Se mercoledì a Lione il Torino ha dimostrato una buona solidità difensiva e, più in generale, quell’atteggiamento propositivo che Paolo Vanoli pretende - oltre tutto contro un’avversaria di ottimo livello -, questo pomeriggio a Metz la risposta importante deve arrivare dall’attacco, che nella passata stagione ha rappresentato il limite più evidente della squadra allenata da Ivan Juric. Dopo le due reti segnate alla Virtus Verona nella prima amichevole della nuova era, il Toro è andato a segno solo una volta, contro la Cremonese, rimanendo all’asciutto nel debutto di questa mini tournée in terra di Francia. Vanoli è tecnico offensivo, come dimostra il fatto che il Venezia abbia concluso la regular season con il miglior attacco della Serie B, prima di affrontare e vincere i playoff promozione. E dunque, è chiaro che oggi si aspetti segnali importanti, non soltanto da Duvan Zapata (autore della rete ai grigiorossi e comunque sempre pericoloso per la sua stessa essenza), ma anche e soprattutto da Tonny Sanabria. Il paraguaiano è reduce da un’annata balorda e anche questo inizio non è stato dei più incoraggianti. Ma è pur sempre il giocatore che nei primi cinque mesi del 2023 aveva segnato dodici gol: non può avere smarrito del tutto la vena aurea.
Toro, le ultime per la partita con il Metz
Contro il Metz dall’inizio partiranno loro due, però qualche minuto in più rispetto a Lione avrà Ché Adams, alla cui rincorsa verso la condizione ottimale gioverebbe anche, non foss’altro sotto l’aspetto mentale, mettersi in evidenza in partita. Giovedì mattina ha segnato la rete granata al Bourgoin-Jallieu, ma parliamo di dilettanti con tutto quanto ne consegue. Di sicuro il test odierno avrà un peso più rilevante, perché il Metz è reduce dalla retrocessione nella Serie B francese - negli ultimi dieci anni la sua è una storia di saliscendi -, ma ha comunque qualità che lo rendono avversario insidioso e attendibile allo stesso tempo. Ieri pomeriggio i granata si sono allenati nel centro sportivo riservato al settore giovanile del Metz, ricavato da un vecchio aeroporto: uno scenario suggestivo, con molto verde e qualche hangar qua e là. La sensazione è che Vanoli intenda confermare lo stesso undici di partenza visto a Lione, e dunque alle 17 (streaming su Torino Channel) scenderanno in campo Vojvoda, Coco e Masina davanti a Milinkovic-Savic, Bellanova e Lazaro sulle corsie esterne, Linetty, Ricci e Ilic nella mediana di centrocampo e, come detto, Zapata e Sanabria in attacco. All’esordio ufficiale manca poco più di una settimana: domenica 11 il Toro affronterà il Cosenza per la gara dei trentaduesimi di Coppa Italia, primo appuntamento da non fallire, sia per l’importanza del torneo in sé (ancora brucia l’eliminazione casalinga di un anno fa contro il Frosinone nei sedicesimi: 2-1 ai supplementari per i laziali), sia per acquisire sicurezza e autostima in vista del debutto in campionato, in programma sabato 18 a San Siro contro il Milan. Nell’attesa dei rinforzi tanto necessari - l’esterno sinistro e due difensori - Vanoli spera di avere qualche risposta significativa da chi già c’è.