«Il caso non esiste», sosteneva Voltaire. Pur senza scomodare il filosofo, possiamo prendere in prestito quella frase per commentare la classifica del Torino dopo questo avvio di stagione. Primo posto - seppur in coabitazione con Inter, Juventus e Udinese - nonostante un calendario sulla carta tutt’altro che agevole: trasferta a San Siro in casa del Milan, sfida casalinga contro l’Atalanta (a pochi giorni dalle cessione di Bellanova proprio ai bergamaschi), trasferta sul campo del Venezia. La squadra granata è riuscita a raccogliere 7 punti e può rammaricarsi per quel 2-2 all’esordio che i rossoneri hanno strappato nel recupero. Non è un caso, dicevamo, che il Torino si trovi ora in quella posizione: i risultati sono figli di quanto è stato prodotto in campo, del coraggio mostrato dalla squadra di Vanoli di fronte ai vari avversari affrontati. La squadra che troppo spesso faticava a creare occasioni da rete nella scorsa stagione ha lasciato spazio a un Torino più intrepido, capace di arrivare con maggiore facilità alla conclusione: lo confermano i numeri.
Zapata fa la differenza
Zapata è il calciatore che in questa Serie A, al pari dell’interista Thuram, ha calciato più volte verso lo specchio della porta avversaria. Lo ha fatto in 7 occasioni: una volta ha segnato, con il suo colpo di testa contro il Milan su cross di Lazaro, una volta ci è andato vicino favorendo poi la rete di Adams contro l’Atalanta, in altre cinque ha impegnato i portieri avversari. Il capitano granata è anche in cima alla classifica delle grandi occasioni avute e non sfruttate al meglio: per tre volte ha avuto l’opportunità di gonfiare la rete ma non ci è riuscito anche per i meriti degli estremi difensori avversari. I numeri di Zapata (che con i suoi 12 tiri è anche il terzo giocatore per conclusioni totali, meglio di lui hanno fatto solamente Kvaratskhelia e Castellanos) non fanno che evidenziare il cambio di atteggiamento avuto dal Torino, diventato una squadra che ha voglia di attaccare e trovare il gol: non solo è una delle formazioni che sta riuscendo a mandare alla conclusione con maggiore facilità il proprio centravanti, ma ha dimostrato di riuscire ad andare al tiro con tanti calciatori differenti.
Il Torino primo non è un caso
Anche in questo caso le statistiche ci vengono in aiuto, basti pensare che i cinque gol fatti hanno tutti marcatori differenti: un gol Zapata, uno Ilic, uno Adams e uno Coco. Poi c’è l’autorete di Thiaw, arrivata nel tentativo di allontanare un pallone dalla linea di porta dopo il palo interno colpito di Bellanova. No, non è quindi proprio un caso che il Torino sia al momento primo in classifica e neanche che Vanoli abbia subito conquistato i tifosi. A proposito di tifosi, sabato mattina dalle 10 avranno la possibilità di assistere all’allenamento che si terrà eccezionalmente al Grande Torino (dalle 9 sarà aperto il settore dei Distinti a cui si potrà accedere gratuitamente) per via dei lavori in corso sul prato del campo principale del Filadelfia: sarà l’occasione per dare nuova carica alla squadra, seppur priva dei vari nazionali e arricchita dalla presenza di diversi Primavera, in vista della ripresa del campionato.