Toro, la situazione infortuni: sorpresa Coco e il sostituto di Vojvoda

Il centrale sta meglio: è convocato e potrebbe addirittura partire titolare. L’alternativa è Maripan. Torna Sosa sulla fascia sinistra

TORINO - Tra recuperi e assenze Paolo Vanoli parla dei suoi giocatori entrando nei dettagli. Il tecnico, con l’emergenza difesa, spera di recuperare Coco che sin qui è stato uno dei migliori. Il difensore nei giorni scorsi si è sottoposto ad esami strumentali che fortunatamente hanno escluso lesioni muscolari. Per l’equatoguineano si è trattato di un sovraccarico al bicipite femorale, quindi è stato convocato e stamattina effettuerà un provino decisivo per capire se sarà disponibile dall’inizio: «Verrà con noi, poi vedremo se giocherà o no. Comunque siamo stati fortunati che sia lui che Vojvoda non hanno avuto grossi infortuni. Mergim, comunque, rientrerà più avanti». E’ chiaro che il recupero di Coco sarebbe importantissimo. Se non ce la dovesse fare toccherebbe a Maripan. Chi non partirà per Verona è invece Vlasic nonostante i miglioramenti di questi ultimi giorni. Ricordiamo che il croato non scende in campo dallo scorso 8 giugno, quando ha disputato poco più di un quarto d’ora di partita contro il Portogallo. Da quel momento l’ex West Ham è fermo ai box. Inizialmente si pensava che potesse recuperare per il match contro il Lecce, ma il tecnico ha preferito non rischiare. «In questi giorni si è sempre allenato con noi, ora deve fare l’ultimo lavoro metabolico poi dalla prossima settimana sarà di nuovo in gruppo, pronto per essere a disposizione. Il giocatore per noi è importantissimo e visto quello che ha passato non voglio correre rischi. Per questo motivo non lo porto a Verona, quando avrà completato il percorso di recupero che è in dirittura d’arrivo lo prenderò in serie considerazione. Per il sottoscritto - aveva detto nei giorni scorsi - si tratta di un nuovo e importantissimo acquisto». Ed in effetti un Vlasic in condizione può fare la differenza.

Le scelte di Vanoli

Torniamo ora alla difesa. Maripan è pronto? «Ha grande esperienza, anche se non ha la condizione atletica migliore. Però è in grado di dare un contributo. E’ normale che Maripan, come Sosa e Pedersen, abbia bisogno di tempo per entrare nei meccanismi. Se partirà titolare ha l’esperienza per fare bene». Visto che non ha ancora raggiunto la condizione migliore è probabile che il cileno parta dalla panchina; non è escluso che, con il suo ingresso, la difesa si posizioni a quattro. Non dall’inizio, però. «Durante la gara possono succedere tante cose e questa è un’ipotesi, ma quando si inizia un percorso penso bisogna dare una continuità». Avanti con la difesa a 3, insomma. In avanti probabile il ritorno di Sanabria al fianco dell’intoccabile Zapata. Il colombiano questa settimana ha svolto un lavoro a tratti personalizzato visto che con il Lecce è apparso stanco. Il paraguaiano scalpita. «Deve imparare a diventare un giocatore importante. A questa società, come ho già detto, ho chiesto quattro attaccanti e questo quartetto è pronto a giocarsi le sue carte: prima della partita farò delle scelte, tutti devono essere pronti. Anche lui e Karamoh». E proprio Sanabria, visto che nell’ultima partita lo scozzese non ha brillato, balza in pole. Oltretutto quando Tonny entra a partita in corso ha difficoltà a carburare, mentre dall’inizio rende di più. E veniamo alla possibile formazione: Vanja in porta, ovviamente. In questo inizio di stagione il serbo è stato grande protagonista ed è in piena forma, spesso i suoi interventi sono stati decisivi. La difesa a tre dovrebbe essere composta da Walukiewicz, Coco (o Maripan) e Masina. Sugli esterni Lazaro a destra e Sosa a sinistra. In mezzo nessun dubbio: Ricci, Linetty e Ilic e in avanti Sanabria e Zapata. Insomma, dopo Lecce il Toro vuole rialzare la testa per prendersi il primato. Fosse anche solo per una notte.

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