Sanabria, la concorrenza al Toro ti fa bene: subito in gol

Il paraguaiano è tornato titolare e ha subito segnato. Prova convincente. E dopo il rigore sbagliato non si è demoralizzato
Sanabria, la concorrenza al Toro ti fa bene: subito in gol© LAPRESSE

Non era semplice presentarsi così a Verona, dopo tre panchine consecutive. Ma per Tonny Sanabria non è mai semplice. Lo dice la sua storia in Serie A e non solo. Gli allenatori lo stimano tutti, non soltanto i suoi: perché ha tecnica sopraffina, perché si muove bene e perché si intuisce anche a chilometri di distanza che abbia del potenziale importante sul quale poter lavorare. Il Milan lo aveva cercato l'anno scorso sul finale del mercato, salvo poi virare su Jovic. Sarri alla Lazio lo voleva come vice Immobile, poi gli hanno consegnato Castellanos. E anche gli estimatori esteri al paraguaiano non sono mai mancati. Eppure Sanabria ha sempre bisogno di dimostrare qualcosa in più degli altri. Paga, da anni, una continuità che non gli appartiene: le sue gare sono cariche di luce, oppure sono un tunnel senza fine. Come se non bastasse, non ha mai amato la concorrenza: le presenze di Belotti e Zapata, negli anni granata, hanno quasi finito per spegnerlo.

Sanabria, che rientro

Come se dovesse sentirsi in dovere di vincere un duello. Ma da un pezzo non è più così: già dallo scorso autunno il Toro privilegia le due punte. Con Vanoli, adesso, stanno diventando una certezza. Un caposaldo del nuovo corso. Dopo tre esclusioni consecutive Sanabria si è ripreso il posto accanto a Zapata. E ha inciso: bello il gol del vantaggio, ottimo nell'azione del rigore guadagnato e poi spedito sul palo, notevole la prestazione nel suo complesso. Così Tonny ha dato la risposta più secca, quella che Vanoli aveva invocato alla vigilia. Un altro elemento che certifica la sua ritrovata serenità? Dopo il rigore fallito, non si è lasciato andare. Atteggiamento positivo, linguaggio del corpo da giocatore maturo e presenza costante nel gioco. Il cambio con Ché Adams a metà ripresa era una staffetta necessaria, non certo una bocciatura alla prova di Sanabria della seconda frazione. Vanoli è felicissimo, perché sperava di vedere un Tonny finalmente dentro il progetto. Potrebbe avere una nuova chance dall’inizio anche in Coppa Italia contro l’Empoli, perché in questo momento il Toro ha l’obbligo di ritrovare l’incisività del suo attaccante. Ma soprattutto una brillantezza fisica che vada oltre l’impatto avuto a Verona: non può e non deve essere un fuoco di paglia la grande prestazione del Bentegodi.

Le parole di Sanabria

Vanoli su Sanabria in conferenza stampa aveva spiegato bene la sua gestione: «Deve imparare a diventare un giocatore importante. L’ho detto e lo ripeto, a questa società ho chiesto quattro attaccanti perché per me era fondamentale: con Karamoh il quartetto si giocherà le sue armi. Tutti devono essere pronti perché abbiamo bisogno di tutti». A Sanabria, dunque, non si può rinunciare. La concorrenza, in questo senso, dovrà dargli continuamente nuovi stimoli. Il gol di Adams, infatti, non può trasformarsi in un peso per Tonny. Sta a lui, dunque, gestire le emozioni del momento, senza farsi travolgere. Il gol numero 38 in Serie A ha permesso al Toro di vivere una serata più serena. Fermarsi adesso sarebbe un peccato: i 50 nella massima serie, in fondo, non sono poi così lontani.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...