Torino - Non poteva fare una scelta migliore, anche a costo di sacrificare la sua amata Scozia. Ha avuto la lucidità di non guardare il dito, bensì la luna. Ché Adams ha optato per non andare in nazionale ad inizio settembre perché sentiva di dover mettere a punto la propria condizione fisica. Si sentiva bene, ma non benissimo. Aveva semplicemente bisogno di mettere benzina in corpo. Così, dopo aver smaltito l'affaticamento muscolare che avrebbe potuto impedirgli di scendere in campo contro il Lecce, si è messo a lavorare duramente pur di mettersi in mostra. Il Toro ha apprezzato molto, Paolo Vanoli pure. Il tecnico ha capito che il senso di responsabilità di Adams lo porterà molto lontano. E i primi riscontri dopo quel piccolo richiamo di preparazione estiva, che lo scozzese ha iniziato più di due settimane dopo rispetto ai compagni (a Pinzolo è arrivato il 26 luglio, mentre i granata si erano radunati l'8 al Filadelfia), sono già estremamente positivi: contro il Verona, da subentrato, ha fatto registrare la performance atletica migliore. Addirittura una media di 10,88 km/h: un passo notevole, che la dice lunga sull'impatto avuto al Bentegodi. Quando il Toro rischiava di abbassarsi troppo sul 2-1, lui ha permesso alla squadra di alzare il baricentro. Il gol del 3-1 è una conseguenza della mossa di Vanoli, ma anche del senso della porta di Adams.
Nuova chance contro l'Empoli
Stasera dovrebbe avere una nuova chance dall’inizio. Contro l’Empoli, in Coppa Italia, il Toro si gioca il proprio cammino in una competizione che nessuno intende snobbare. Perché l’Europa, d’altronde, si può inseguire anche passando dalla strada secondaria. E Adams dovrà trascinare un attacco che ha bisogno dei suoi strappi, della sua prestanza fisica, ma anche della sua capacità di dialogo con i centrocampisti. La panchina di Verona, dopo la prova opaca contro il Lecce, non era affatto una bocciatura, ma un modo per vedere all’opera Sanabria. Missione compiuta dal paraguaiano, che però non ha condizionato Adams, immediatamente determinante al Bentegodi. Vanoli non può che essere felice, quando i feedback sono questi. I numeri dell’ex Southampton per il momento brillano: un assist in Coppa Italia contro il Cosenza ad agosto, poi due gol e un assist in campionato in cinque presenze, di cui tre da titolare. Primi assaggi di calcio italiano che fanno ben sperare e che permettono al Toro di guardare tutti dall’alto in campionato. L’Empoli può essere una trappola letale se non viene affrontato nella maniera giusta. Ma la fame di gol di Adams non si placa. Toscani avvisati: Ché sta benissimo e la condizione fisica ottimale gli dà uno slancio notevole. Tutto ciò di cui il Toro non smetterà mai di aver bisogno.