TORINO - Primato in classifica, stadio pieno ed entusiasmo contagioso. Anche dopo l'eliminazione in Coppa Italia subita per mano dell'Empoli. La vetta della classifica è una soddisfazione grande, che pure i giocatori vogliono godersi fino in fondo, posticipando il più possibile il risveglio dal sogno. In settimana, poi, è arrivata una bella notizia anche dall'infermeria: il recupero di Nikola Vlasic, che contro la Lazio domani sarà a disposizione di Paolo Vanoli. La paziente attesa del tecnico sta per essere ripagata da un rientro fondamentale, di un elemento che darà qualità e quantità al centrocampo, un reparto che quando non ci sono Ricci e Ilic è costretto per natura ad andare in affanno. Con Vlasic, dunque, aumentano le opzioni di gioco ma anche le risorse in termini prettamente numerici. Affrontare col centrocampo al completo i prossimi impegni può dare uno slancio nuovo al Toro, che in Coppa Italia si è riscoperto fragile nelle alternative. Vlasic c'è, Gineitis è tornato in campo dall'inizio contro l'Empoli e così in infermeria, oltre al giovane Zanos Savva, è rimasto soltanto Perr Schuurs, che lentamente sta cercando di uscire dal tunnel dei problemi al ginocchio che lo attanagliano da ottobre dello scorso anno. Insomma, Vanoli può finalmente contare sul gruppo quasi al completo, libero da acciacchi muscolari come non capitava da tanto tempo.
Solo Schuurs fermo ai box
Già, perché nell'era Juric la conta degli infortunati era spesso piuttosto nutrita sin dalle prime battute della stagione. Esattamente un anno fa, alla vigilia di un Lazio-Torino curiosamente disputato il 27 settembre, gli assenti erano soltanto Djidji e Zima, a cui si aggiunsero pochi giorni più tardi Vojvoda e Buongiorno. E da lì in avanti i granata hanno sempre convissuto con problemi fisici: otto guai di natura traumatica e addirittura ventidue di origine muscolare. Numeri enormi, che inevitabilmente hanno condizionato l'andamento dell'intera stagione. Con Vanoli, dopo quasi tre mesi di lavoro, il trend sta cambiando: i pochi intoppi riscontrati lungo il percorso si sono dissolti in tempi rapidissimi e la fortuna ha fatto sì che venissero scongiurati crack simili a quello di Schuurs della passata stagione.
Una rosa quasi al completo
Gli scongiuri proseguiranno ancora, ma in ogni caso la strada è quella giusta. Oggi la squadra, prima della conferenza stampa di vigilia di Vanoli, svolgerà un allenamento con una rosa ampia e praticamente al completo. Un lusso che il Toro non intende perdere. Anche per questo il tecnico non ha mai voluto forzare i tempi di recupero: Gineitis ci ha messo più del necessario a riassaporare il campo, ma adesso sta bene, lo stesso Vlasic è stato atteso a lungo, ma ora si trova nelle condizioni di poter dare una mano al centrocampo. Il percorso di Schuurs, in egual maniera, seguirà la via della prudenza: meglio ragionare con vista sulla stagione che sulla singola partita. Vanoli ha le idee chiare su questo aspetto e il Toro lo segue. Raccogliendo i primi risultati: oggi disporre di una rosa assortita in ogni reparto è una vittoria di tutti. Della società, dello staff tecnico e dell’area sanitaria.