Torino, Adams tra i migliori: un gol ogni 118 minuti in Serie A, è quinto!

Ottima la media dell'attaccante fin qui autore di 3 reti in campionato. Vanoli fin qui lo ha fatto subentrare in tre occasioni, ma questo Toro non può fare a meno dello scozzese

TORINO - Probabilmente il costo del cartellino non ha pareggiato i picchi del 2022 e del 2023, quando aveva raggiunto e anzi superato i 20 milioni di euro nel mezzo delle esperienze in Premier League. Di sicuro, però, quello in corso per Ché Adams è uno tra i periodi più soddisfacenti della sua carriera. Sbarcare in Italia ed essere ai piani alti della classifica marcatori, vertice offensivo di un Toro che dopo aver goduto il primo posto solitario di Serie A resta comunque in alto in graduatoria nonostante il ko contro la Lazio, va oltre le più rosee aspettative, per lo scozzese.

L'entusiasmo

Il quale ha recentemente raccontato di aver pesato la scelta, poi presa anche in virtù di colloqui con Vanoli «nei quali ci siamo capiti al volo». Indossare la maglia granata voleva dire mettersi in concorrenza con Sanabria, con Karamoh quale alternativa e Zapata a rappresentare il punto fermo del reparto. Ebbene in breve tempo l’ex attaccante del Southampton ha scalzato il paraguaiano, ancora una volta decisivo con eccessiva intermittenza. Quattro gol in otto partite totali con il Toro rappresentano invece, per Adams, un biglietto da visita tale da far ritenere che in estate sia stato pescato l’attuale, ideale compagno di Zapata, nonché l’elemento che rappresenterà il futuro una volta registrato il calo del trentatrenne colombiano.
La voglia di Adams ha fatto capolino nel Toro in una fresca mattina di Pinzolo, con Ché ultimo arrivato eppure voglioso di dire la sua, se non già in montagna (non avrebbe infatti giocato il test contro la Cremonese) comunque in Francia. E così sarà, dal momento che nella partitella organizzata il giorno successivo la gara contro il Lione (0-0 l’esito) - avversari i dilettanti del Bourgouin Jallieu - i granata pareggiano 1-1 proprio grazie all’acuto del proprio numero 18. Che ci prende gusto e non molla la presa, in origine offrendo a Zapata l’assist per il raddoppio in Coppa Italia contro il Cosenza (primo appuntamento ufficiale granata per Vanoli), quindi mettendoci un amen a prendere confidenza anche con il campionato italiano: contro il Milan subentra e non graffia, ma con l’Atalanta segna davanti ai tifosi e confeziona l’assist per Ilic, per poi ripetersi dilatando la giusta distanza dal Verona al Bentegodi e segnando un gol che alimenta la speranza poi frustrata dal gol di Noslin con la Lazio.

La partita della svolta

Partita che può aver segnato un prima e un dopo, nella sua stagione: palese le difficoltà del Torino, nel corso di una frazione iniziale con Sanabria imprigionato nella tela da lui stesso tessuta. E invece con l’ingresso di Adams i granata hanno trovato brillantezza alle spalle di Guendouzi e Rovella, là dove si sarebbe potuto far male anche prima mettendo pressione a Gila e Romagnoli. Cosa che in verità nella circostanza è riuscita poco anche a Zapata, apprezzabile in un paio di duetti, ma senza la spinta delle giornate migliori. E allora, a tentare di prendere per mano una Maratona tesa ad appoggiare una squadra prima in classifica, è stato Adams con il quarto gol della sua stagione, terzo in campionato. I migliori sono a quattro, mentre guardando alla media tra minuti giocati e reti segnate lo scozzese è quinto complessivo (come da tabella a corredo dell’articolo).
Comanda Mosquera del Verona, nel tabellino dei marcatori ogni 65’ e autore di tre gol. Tra tutti il colombiano è ovviamente quello che subentra di più, per quanto anche Adams abbia fin qui iniziato in tre occasioni su sei una partita seduto in panchina (Vanoli lo ha poi sempre fatto entrare). Il secondo della classe (quattro gol: uno ogni 99’) è Retegui dell’Atalanta, terzo Dia che ha appena segnato al Toro nel successo per 3-2 della Lazio (3 reti: una ogni 112’). Quarto, con un dato numerico vicinissimo a quello di Adams, è Pulisic (4 gol: uno ogni 117’). Quinto è appunto Adams con 3 reti e una ogni 118’ realizzate (meglio di Thuram con 121’, Vlahovic con 122’ e Kvara con 149’). Tante - una è arrivata in Coppa contro l’Empoli - e tali da far pensare che la spalla ideale di Zapata sia stata abilmente trovata, in un’estate nella quale il giocatore è arrivato dal Southampton in regime di svincolo.

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