TORINO - Non è certo la convocazione con la Scozia a stupire tutti. Ché Adams era una colonna della nazionale già prima di indossare la maglia del Toro: l'ottima stagione disputata col Southampton l'anno scorso gli ha infatti permesso di conquistare un pass per l’Europeo. Assolutamente meritato, sia per la crescita negli ultimi anni, sia per la leadership che porta all'interno del gruppo. Lo stupore intorno a Adams, semmai, deriva dall'impatto dirompente avuto in Italia: è già andato oltre ogni più rosea aspettativa. In pochissimo tempo ha capito le esigenze di Vanoli, si è ambientato benissimo a Torino e si è di fatto ritagliato un ruolo di primaria importanza nel contesto granata. Portando anche i numeri sotto porta e non solo le prestazioni: l'attaccante nato a Leicester ha già realizzato 4 gol e 2 assist in 8 partite fra Serie A e Coppa Italia. Dati di tutto rispetto, che proiettano Adams di diritto tra le grandi sorprese del nostro torneo.
Adams, impegni con la Scozia
Con la Scozia si è preso una breve pausa a settembre: rendendosi conto di non essere a posto fisicamente, ha preferito allenarsi per due settimane al Filadelfia. Mossa saggia, perché adesso Ché sprizza salute da ogni poro: atleticamente vive un momento di forma invidiabile e non vede l’ora di rappresentare la propria patria. Ci penserà nelle prossime due gare di Nations League: la prima il 12 ottobre in trasferta contro la Croazia di Borna Sosa, la seconda in 15 ottobre in casa al cospetto del Portogallo di Cristiano Ronaldo. Sfide che Adams vivrà da protagonista, cercando di irrobustire ulteriormente la considerazione che i tifosi del Toro hanno già maturato nei suoi confronti in pochissimo tempo. Anche per il modo che ha di approcciare le partite da subentrato, come contro l’Empoli in Coppa Italia e la Lazio in campionato: i due gol messi a segno non si sono tradotti in punti, ma hanno permesso al Toro di lottare fino alla fine per cambiare il risultato che per esempio a Verona, sempre Adams, era riuscito a mettere in cassaforte. Con la Scozia non intende certo fermarsi, a maggior ragione ora che tutta Europa lo segue con molta più attenzione.