Zapata, l'inizio di stagione
E veniamo a Zapata, il capitano. Per lui 6 partite e 2 gol. Ne cerca altri, ovvio, ma il suo rendimento a parte un paio di partite è sempre stato molto alto. A volte, soprattutto quando ha giocato al fianco di Zapata, ha dovuto andare a cercarsi palloni e in area è sempre stato (quasi) da solo. E basta la sua presenza per tenere in apprensione le difese avversarie. Quando poi è in forma c’è poco da fare per chi deve controllarlo. Ci riferiscono che questa settimana l’attaccante colombiano abbia ritrovato la condizione migliore grazie ad allenamenti di scarico, un lavoro mirato per alleggerire i muscoli.
Zapata-Adams, la soluzione ideale
Zapata-Adams dall’inizio, quindi. Con Sanabria e Karamoh in panchina pronti ad entrare nei minuti finali. I due attaccanti di scorta, come detto precedentemente, avranno le loro possibilità ma dovranno sfruttarle, cosa che sino a questo momento non hanno ancora fatto. Sanabria nei suoi “ingressi” non ha lasciato il segno e spesso ha faticato a trovare il ritmo mentre Karamoh si è sbattuto un po’ di più. Gli attaccanti - per concludere il discorso - hanno bisogno di assist, soprattutto dalle corsie esterne. Ed è proprio questo il punto. Dai “quinti” Vanoli chiede e vuole di più: intraprendenza e velocità, oltre a rifornimenti per chi sta dentro l’area di rigore. Solo con questi miglioramenti il Toro può diventare competitivo e lottare per un posto in Europa.