Torino, il calvario di Schuurs: va a Londra per curarsi

L’incubo iniziato il 21 ottobre di un anno fa: il ginocchio continua a provocargli dolore e la società è preoccupata
Torino, il calvario di Schuurs: va a Londra per curarsi© LAPRESSE

Torino - Domani sarà trascorso un anno esatto da quel Torino-Inter che per Schuurs è stato l’inizio del calvario che sta vivendo ancora oggi. Il ginocchio, come vi abbiamo anche raccontato su queste pagine negli scorsi giorni, continua a procurargli dolore ogni volta in cui prova ad aumentare i carichi di lavoro. È stato visitato nuovamente dal dottor Williams, lo stesso specialista che, ad agosto, aveva eseguito a Londra l’intervento artroscopico che aveva scongiurato un ritorno in sala operatoria per una nuova operazione al legamento crociato. Ma la notizia ora è che Schuurs, a partire dalla prossima settimana, tornerà a Londra per proseguire il percorso riabilitativo, così da essere tenuto sotto osservazione proprio dal dottore che lo sta seguendo. «Insieme alla società abbiamo deciso di fargli proseguire la rieducazione a Londra, in modo che sia vicino al professor Williams nel caso in cui ci fossero dei problemi», ha spiegato Vanoli nel corso della conferenza stampa di ieri.

Schuurs, quando sarà di nuovo in campo

In questo momento è impossibile prevedere con esattezza la data del ritorno in campo del centrale, ma di sicuro il fatto che continui la riabilitazione lontano da Torino non è un segnale positivo per quel che riguarda le tempistiche: se ne riparlerà senza dubbio nel 2025, per il girone di ritorno, ma bisognerà capire per quante partite potrà eventualmente dare il proprio contributo alla causa. «Il percorso di recupero di Schuurs è ancora lungo», ha ammesso anche l’allenatore, che sperava di poter contare sull’olandese ben prima. Un difensore con le sue qualità avrebbe fatto molto comodo al Torino in questo avvio di stagione perché avrebbe aiutato a dare maggiore solidità a un reparto che è stato rivoluzionato rispetto allo scorso campionato.  
Ma chi più di tutti avrebbe voluto tornare a correre al Grande Torino e negli altri stadi d’Italia è Schuurs, che non immaginava che l’incubo iniziato il 21 ottobre di un anno fa a quest’ora non fosse ancora terminato: di solito, per tornare in campo da infortuni al legamento crociato servono da 6 a 8 mesi, a seconda dei casi). Il fatto che a 12 mesi dall’operazione il ginocchio continui a creare problemi è fonte di preoccupazione per lo stesso calciatore e per la società: anche per questo motivo è stata presa la decisione di fargli proseguire la rieducazione a Londra, in modo da essere visitato con maggiore facilità (e frequenza, se ce ne fosse bisogna) dallo specialista che lo sta seguendo. Il percorso riabilitativo di Schuurs procederà con cautela: non si cercherà di forzare i tempi e ogni passo verrà compiuto con attenzione perché la priorità è far in modo che il difensore possa tornare allo stesso livello che aveva raggiunto prima di quel Torino-Inter, quando era tenuto sotto osservazione anche per una convocazione nell’Olanda.

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