«Non capisco perché Milinkovic Savic non venga mai celebrato. Sta facendo un grande campionato ed è per rendimento uno dei migliori portieri della Serie A. Se c’è un problema che il Toro non ha, è proprio quello tra i pali. A dispetto delle critiche, spesso esagerate, che Vanja riceve». Esce a valanga l’ex numero uno granata Massimo Taibi, che ha difeso la porta del Torino tra il 2005 e il 2007, collezionando 49 presenze e soprattutto 20 clean sheet.
In effetti i numeri sostengono la sua tesi…
«L’anno scorso Vanja ha mantenuto inviolata la porta 18 volte e quest’anno è già a quota 3 clean sheet. Leggevo proprio su Tuttosport che nell’ultimo anno e mezzo solo Torino e Real Madrid non hanno preso gol in casa in 15 occasioni. Mi sembrano numeri indiscutibili e che certificano l’ottimo rendimento di Milinkovic Savic, che - al netto di qualche errore - resta un portiere di grande affidabilità. Non capisco perché una parte dei media e dei tifosi si diverta a massacrarlo ogni volta che sbaglia; mentre sta in silenzio quando VMS si rivela decisivo”.
Col Como il serbo è stato decisivo, cancellando l’errorino di Cagliari…
«Non sono d’accordo e lo dico da portiere. Sul gol preso da Viola non ci sono grosse responsabilità da parte di Vanja, che invece ha effettuato due grandissimi interventi venerdì sera controil Como».
Quali sono i pregi di Milinkovic Savic?
«Innanzitutto la grande forza mentale. Non è facile reggere determinante pressioni e resettare le critiche, ma lui, dopo ogni incertezza, ha sempre poi sfoderato belle prestazioni. Questo vuol dire avere personalità. Da un punto di vista tecnico ha un bel piede e aiuta la squadra nella costruzione dal basso, ma soprattutto la dote che mi ha colpito è la capacità di andare a terra rapidamente. Per uno con le sue leve e quella struttura fisica non è semplice arrivare a prendere certi tiri rasoterra».
Diamo uno sguardo al campionato: il Toro può arrivare in Europa?
«Me lo auguro, anche se sembra che manchi sempre qualcosa. La vittoria contro il Como è stata pesante e preziosa per lasciarsi alle spalle le difficoltà delle ultime settimane».
Cosa manca ai granata per tornare nelle Coppe europee?
«Non molto, solo l’ultimo step. Va detto che le rivali in questi anni hanno speso e investito molto di più. Vagnati è stato bravo a costruire delle squadre competitive con budget inferiori alle competitor. Ci sono 5 squadre come Inter, Napoli, Milan, Juve e Atalanta superiori alle altre. Il Toro può giocarsi l’Europa, facendo la corsa su Fiorentina e Lazio».
Infine c’è un giocatore di questo Toro che l’ha colpita?
«Mi è piaciuto molto Njie. Ha un bel passo e una gamba importante, quando accelera palla al piede. In Primavera ha fatto grandi cose e penso possa ripeterle anche in prima squadra come ha già fatto vedere col Como. Punto su di lui».