TORINO - Il pareggio è deludente, la contestazione forte. La scialba prova contro il Monza, che per il Toro sarebbe stata importante al fine di uscire dalla crisi nera gonfiata dalle sette sconfitte nelle otto uscite precedenti la gara contro i biancorossi, è anticipata dalla pesante contestazione nei confronti di Cairo. Assente allo stadio, e investito dai cori di alcune migliaia di persone che sfilano tra la Maratona e la tribuna. Maratona che, nel corso del primo tempo, rimane vuota nella parte centrale e scarsamente rappresentata ai lati. Anche l’altra curva, la Primavera, presenta ampie zone prive di tifosi: molti, infatti, quelli che hanno scelto di restare fuori dal Grande Torino per urlare il disappunto contro la gestione Cairo.
Più Monza che Toro
In campo, nella frazione iniziale, si registra un sostanziale equilibrio, anche se guardando alle occasioni da rete è il Monza che, ai punti, avrebbe meritato il vantaggio. Milinkovic, per rendere l’idea, si deve attivare fin dal 1’ per murare Maldini che gli si para innanzi. Poi il serbo, al 4’, non ha problemi a bloccare il pallonetto tentato da Pereira. Il Toro prova a destarsi al 14’, quando Coco di testa indirizza verso la porta un pallone intercettato in prossimità della linea da Pablo Marì. Dopo un tiro centrale di Bondo al 16’, arriva l’errore sciocco di Bianco che non protegge a dovere sulla linea di fondo e consente a Vlasic di recuperare palla ed entrare in area: assist per Adams che ignora il meglio piazzato Sanabria e calcia su un difensore (lo scozzese e il paraguaiano, per inciso, dopo 45’ sono i granata peggiori). Prima del fischio che manda le squadre negli spogliatoi, c’è ancora tempo di vedere un colpo di testa centrale di Djuric, e una parata di Vanja su un insidioso tiro cross di Maldini dal lato sinistro dell’area.
Botta e risposta, nel buio
A inizio ripresa la Maratona si riempie, e i cori contro Cairo continuano incessanti pure dentro lo stadio. Tutt’altro che incessante è invece la proposta di gioco di un Torino che, tuttavia, al 14’ la sblocca su calcio da fermo: angolo di Lazaro e colpo di testa vincente di Masina (esattamente un mese dopo l’ultima rete, segnata da Njie contro il Como: i granata erano rimasti all’asciutto contro Roma, Fiorentina e Juve). Una gioia effimera, dal momento che quattro minuti più tardi Djuric fissa l’1-1. Sempre di testa e sempre da calcio d’angolo (battuto da Kyriakopoulos). Il Monza potrebbe allungare con il subentrato Vignato, che da ottima posizione calcia a lato (27’). Nel Toro la sveglia è suonata da Njie, giovane ma sempre più risorsa di un Torino avaro di soluzioni offensive. Lo svedese, che entra al posto di Vlasic, serve uno splendido assist con l’esterno a Ricci: la risposta di Turati è ottima, mentre il tentativo di ribattere in rete da parte di Gineitis è deviato in angolo. Njie si ripete al 32’, questa volta con un assist aereo per Adams che non ha la freddezza per superare il portiere dei lombardi. Il quale, al 37’, vola su una conclusione di Ricci e al 43’ si distende per neutralizzare il tentativo di Njie. I granata non escono dalla crisi, 4 i punti nelle ultime 8 giornate (inquietante media di 0,5 punti a partita), il Monza respira e va a 9 in attesa dell’odierno incrocio tra Venezia (8 punti) e Lecce (9).