Njie, l'unica luce Toro sono i suoi blitz: non solo il gol al Como

Il giovane esterno offensivo sta crescendo. Ha dato una scossa anche contro il Monza. Avrà più spazio, crea occasioni e i granata segnano poco
Njie, l'unica luce Toro sono i suoi blitz: non solo il gol al Como© LAPRESSE

Torino - Contro il Monza sono bastati appena una ventina di minuti a Njie per combinare ben più rispetto a quanto fatto da Sanabria e Adams insieme in tutta la partita. Se il Torino nel finale è riuscito quantomeno a rendersi pericoloso è proprio perché il giovane svedese, entrato in campo al posto di uno spento Vlasic, ha saputo dare vivacità alla manovra con diverse buone giocate e qualche dribbling. Ha poi fatto venire qualche brivido a Turati anche con l’imbucata che ha mandato pericolosamente alla conclusione Ricci e con il tiro nel finale che il portiere ha respinto allungandosi in tuffo sulla sua sinistra. "Alieu ci ha aiutato ad accenderci. Ora non deve frenarsi, è un giocatore con grandi margini di miglioramento", ha spiegato a fine partita Vanoli, commentando la prestazione del suo numero 92. Il tecnico ha dimostrato di avere molta fiducia in Njie e negli ultimi due mesi (eccezion fatta per le partite contro Inter e Cagliari, in cui era infortunato) lo ha sempre utilizzato concedendogli parecchio spazio, anche se finora non lo ha mai schierato nell’undici titolare.

Njie supera anche la prova Monza

Le occasioni avute l’ex Primavera le ha sfruttate nel migliore di modi (non sempre, ma almeno due o tre volte sì), nonostante le difficoltà dovute al periodo negativo che la squadra sta attraversando. Un periodo che sarebbe potuto essere ben più complicato se non ci fosse stato quel gol da tre punti siglato proprio da Njie contro il Como: ha sfruttato l’errore di Braunöder, ha anticipato Audero, lo ha dribblato e ha depositato il pallone in fondo alla rete di fronte alla Maratona. Un gol di grinta e determinazione, di chi ha fame e voglia di mettersi in mostra per dimostrare di essere pronto a esibirsi anche nei più importanti palcoscenici. Dopo il grave infortuno occorso a Zapata nella maledetta trasferta in casa dell’Inter, Vanoli al Filadelfia aveva parlato a lungo con il giovane attaccante. "Conto su di te, dimostrami di essere capace di continuare a crescere e di meritare la fiducia di tutti. Le doti le hai, mantieni la testa sul collo e resta sul pezzo", è la sintesi del discorso fatto dall’allenatore allo svedese. Le risposte sul campo non sono tardate ad arrivare.

Njie supera Karamoh

Njie ha ormai superato definitivamente Karamoh nelle gerarchie, diventando di fatto il terzo attaccante del Torino, ma soprattutto si sta rivelando sempre più un talento in ascesa. E di certezze in questo momento Vanoli ne ha bisogno, anche perché dai suoi giocatori più esperti non sta avendo le risposte che vorrebbe: l’unico titolare che in questa prima parte di stagione ha sempre avuto un buon rendimento è Milinkovic-Savic, che più volte è stato decisivo con le sue parate. Vlasic non ha ancora ingranato dopo essere rientrato dall’infortunio, Sanabria e Adams non stanno incidendo (anche lo scozzese è in calo e non segna dai tempi in cui c’era ancora Zapata) e pure Ricci non riesce più a fare la differenza come vorrebbe. Njie, invece, in più occasioni è riuscito a dare una scossa tra dribbling, progressioni e occasioni pericolose create per i compagni o per se stesso. Contro il Monza, quando è entrato, il Torino è passato al 3-4-3, modulo che però difficilmente Vanoli riproporrà dal primo minuto contro il Napoli. È però facile immaginare che Njie domenica possa collezionare altri preziosi minuti per la sua crescita, probabilmente anche qualcuno in più rispetto ai 19 (più i 3 di recupero) che ha avuto a disposizione contro il Monza: la sua velocità potrebbe essere un’arma da utilizzare per sfruttare gli spazi.

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