Torino - Contro il Monza ha deluso pure lui. Ché Adams sta affrontando responsabilità crescenti: l'infortunio di Duvan Zapata lo sta costringendo ad accelerare il periodo di apprendistato e probabilmente questo aspetto non lo sta aiutando. Nonostante un avvio di stagione davvero incoraggiante: 4 gol e 2 assist tra campionato e Coppa Italia, nell'arco di appena 14 partite, non li fanno tutti. Non attaccanti che arrivano dal mondo della Premier League e vengono catapultati in Serie A per la prima volta. Adams però ha avuto da subito il merito di calarsi perfettamente nel mondo Toro, trovando una splendida intesa tecnico-tattica con Zapata. Così ha inciso giocando dall'inizio e pure da subentrato, mettendo in mostra doti importanti, abbinate ad una tempra da scozzese che sicuramente ha sciolto in un batter d'occhio la normale timidezza dei primi tempi in un mondo nuovo.
Adams in un limbo
Ora, però, i guai arrivano pure per l'ex Southampton, che rischia di essere risucchiato nel mare di difficoltà che sta affrontando il Toro. Già, perché se la fluidità del gioco granata si è persa col passare delle settimane è normale che per gli attaccanti possa affiorare lo sconforto tipico di chi vuole, ma non può aiutare nelle fasi in cui la nave rischia di affondare. Adams è in questo limbo: ora sta bene dopo il problema muscolare che gli ha precluso il derby, contro il Monza è sceso in campo dall'inizio dopo la sosta, ma non ha certamente convinto. Anche perché con Sanabria come partner cambia tutto: i movimenti sono ancora da perfezionare, così come l'intesa tra due giocatori che potrebbero essere fluidificati solo con uno come Njie in campo. Adams adesso deve cercare di isolarsi dai problemi della manovra, mettendo piede sul rettangolo verde senza il fardello mentale di dover essere per forza lo Zapata che non c'è. Di Duvan, d'altronde, ce n'è soltanto uno.
Vanoli, una richiesta per Adams
Vanoli, dunque, chiederà soltanto una cosa a Ché: ritrovare lo spirito delle prime settimane. La leggerezza che ha contraddistinto le prime apparizioni in Italia, la tranquillità di chi è consapevole dei propri mezzi. I palloni in area sono diminuiti, proprio per questo lo scozzese deve dosare generosità e impeto. Per evitare di correre a vuoto, ma soprattutto per cercare di essere lucido nei momenti chiave. Il percorso di risalita del Toro passerà dai gol di Adams. E non sarà necessario contarli, bensì pesarli. Contro il Napoli troverà un ostacolo che oggi sembra insormontabile per tutti gli attaccanti del massimo campionato: Alessandro Buongiorno, il grande ex che sarà costretto a rendergli la vita un inferno. Dovrà svolgere un lavoro duro e frustrante, ma ogni palla che passerà dalle sue parti non dovrà essere sbagliata. Al Toro adesso serve il miglior Adams.
Sanabria per uscire dal momento complicato
Lo stesso, naturalmente, si può dire di Tonny Sanabria. Rigeneratosi dopo il gol stupendo realizzato in nazionale contro l'Argentina, la punta granata deve tornare a fare il proprio mestiere anche col club. Vanoli lo ha spesso difeso pubblicamente, pungolandolo in privato. Le qualità a Sanabria non mancano, la cattiveria sì. E adesso è tornato il momento di indossare nuovamente l'elmetto, come quando arrivò al Toro voluto da Davide Nicola nel mercato invernale del 2021: coi suoi gol contribuì pesantemente alla salvezza. Dopo il triennio di tranquillità con Juric, però, il film di quella stagione divisa tra Giampaolo e Nicola rischia di riproporsi. Sanabria sa come si esce dai periodi molto complicati, per cui Vanoli gli chiederà una vera e propria assunzione di responsabilità. Già a partire dalla sfida contro il Napoli. Sulla carta, visto lo stato di forma delle due squadre, la missione appare ai limiti dell’impossibile. Ma con un lampo tutto può cambiare. Tonny vuole farsi trovare pronto: le sue reti saranno vitali. E da qui a gennaio, sia a lui che ad Adams, saranno richiesti gli straordinari. Firmare adesso la resa complicherebbe non poco il cammino del Toro, che nelle ultime settimane è inciampato in troppe buche.