Vanoli, Conte e condizioni Torino
Il tecnico del Torino ha proseguito parlato della condizione del gruppo: "Abbiamo recuperato Sanabria da un piccolo fastidio. Mancherà soltanto Ilic. Njie? È pronto come tutti gli altri e devono esserlo perché altrimenti giocherei con 12 giocatori e basta. Ho sempre dimostrato di credere nel gruppo, di rispettare chi ha una carriera importante ma non guardo in faccia all'età. È un processo giusto per i nostri giovani, quando valgono è giusto che lo facciano vedere. Njie deve pensare solo a dare un contributo. E la sua leggerezza ci serve: non deve avere responsabilità, ma essere libero di testa".
Sul rapporto con Conte: "Lo ringrazio per le belle parole in conferenza. Con lui e il suo staff abbiamo vissuto grandi gioie. Un'altra persona importante per me è stata Oriali. Oltre a quanto ho imparato sotto l'aspettio tecnico c'è anche un aspetto umano: il rapporto di amicizia con la famiglia, sua moglie Betta mi ha dato una mano quando sono arrivato a Torino". Sugli inegnamenti: "In quattro anni ho fatto attenzione ai dettagli. Lavoro, perfezione e resilienza: queste sono le capacità più grandi di Antonio, oltre all'aspetto tecnico-tattico sui cui è molto preparato. Sono stato suo collaboratore rispettando il mio ruolo ma sempre con la testa di pensare se potessi avvicinarmi al suo pensiero. È stata una grande lezione. Spesso abbiamo avuto dei contrasti, siamo due leoni, ma tutto finiva per farmi crescere. Quando ho iniziato la mia strada, sono andato a migliorare inserendo le mie idee".