Milinkovic Savic, la rinascita del Toro passa dalle sue mani

Sempre più leader in campo e fuori, anche se non è bastato a impedire la gravissima crisi. Il portiere è una delle poche certezze dei granata: decisivo nella vittoria sul Como e nell’evitare il peggio nelle altre gare

TORINO - Di critiche da parte dei media e dei tifosi, in questi anni, Vanja Milinkovic Savic ne ha ricevute parecchie, ora per il portiere del Torino è arrivato però il momento degli elogi. D’altronde è innegabile che in questa stagione sia l’unica certezza su cui Vanoli può contare, l’unico calciatore che finora ha avuto un rendimento costante, di alto livello, senza particolari passaggi a vuoto. Più volte è stato decisivo e anche nelle prime giornate, quando il Torino viaggiava a un ritmo completamente diverso rispetto all’attuale, l’estremo difensore serbo ha saputo ritagliarsi un ruolo da protagonista: il rigore parato a Pasalic, nei minuti di recupero della gara vinta 2-1 contro l’Atalanta, è forse l’esempio più lampante che viene alla mente ripensando alla sua stagione, ma Milinkovic Savic è stato decisivo anche nel proteggere lo 0-0 contro il Lecce o nella trasferta di Venezia. Prima dell’incornata da tre punti di Coco, infatti, si era superato in almeno due circostanze sulle conclusioni di Nicolussi Caviglia.

Milinkovic-Savic unica nota positiva del Toro

Anche in quest’ultimo periodo, tutt’altro che positivo per il Torino, l’estremo difensore ha fatto decisamente bene: se la formazione granata ha battuto il Como (l’unica vittoria negli ultimi due mesi e mezzo) è perché Milinkovic Savic, prima e dopo la rete di Njie, ha saputo blindare la propria porta con parate di altissimo livello, risultando alla fine il migliore in campo. Ed è stato il migliore tra i granata anche nell’ultimo turno di campionato, nonostante sia arrivata una sconfitta contro il Napoli. Sconfitta che sarebbe potuta essere però ben più pesante se il portiere granata non si fosse superato in almeno quattro occasioni (la prima sul colpo di tacco ravvicinato di Lukaku, la seconda sul colpo di testa Kvaratskhelia, la terza sull’incornata di Olivera, la quarta sul diagonale di Simeone) tenendo la partita aperta fino all’ultimo. Non a caso quando a fine gara ha lasciato il campo dolorante per un colpo ricevuto alla tibia ci si è un po’ preoccupati: in questo momento Milinkovic-Savic è uno dei giocatori a cui Vanoli non può rinunciare, è uno di quelli ai quali deve appigliarsi per far uscire il Torino dal pantano nel quale è finito. Fortunatamente quello ricevuto contro il Napoli è stato solamente un colpo doloroso sul momento ma rapidamente superabile, tanto che domani a Genova il numero 32 sarà regolarmente al suo posto tra i pali della porta granata. Milinkovic-Savic non è solo una certezza da un punto di vista del rendimento ma è prezioso per il Torino perché è anche uno dei leader dello spogliatoio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Toro cerca un nuovo leader

A San Siro, a inizio ottobre, perdendo Zapata per il grave infortunio al ginocchio il Torino è rimasto orfano del suo calciatore più importante dal punto di vista della leadership - non a caso in estate Vanoli aveva deciso di affidare al centravanti quella fascia rimasta senza un padrone dopo gli addii di Rodriguez e di Buongiorno - ora Milinkovic-Savic, insieme al neo capitano Linetty e agli altri giocatori di maggiore esperienza e qualità, è chiamato a sopperire a quel vuoto di personalità che in campo si è andato a creare. Il portiere la sua parte, anche da questo punto di vista, la sta facendo e questa è un’altra dimostrazione di quanto in questo momento sia importante per il Torino. Certo su alcuni aspetti deve ancora migliorare, vedasi le uscite alte che al momento restano il suo tallone d’Achille, su altri invece è indubbiamente cresciuto, come nella reattività sulle conclusioni basse, ma i tempi in cui Berisha e Gemello insidiavano la sua titolarità sembrano ora molto più distanti di quanto effettivamente lo siano.

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TORINO - Di critiche da parte dei media e dei tifosi, in questi anni, Vanja Milinkovic Savic ne ha ricevute parecchie, ora per il portiere del Torino è arrivato però il momento degli elogi. D’altronde è innegabile che in questa stagione sia l’unica certezza su cui Vanoli può contare, l’unico calciatore che finora ha avuto un rendimento costante, di alto livello, senza particolari passaggi a vuoto. Più volte è stato decisivo e anche nelle prime giornate, quando il Torino viaggiava a un ritmo completamente diverso rispetto all’attuale, l’estremo difensore serbo ha saputo ritagliarsi un ruolo da protagonista: il rigore parato a Pasalic, nei minuti di recupero della gara vinta 2-1 contro l’Atalanta, è forse l’esempio più lampante che viene alla mente ripensando alla sua stagione, ma Milinkovic Savic è stato decisivo anche nel proteggere lo 0-0 contro il Lecce o nella trasferta di Venezia. Prima dell’incornata da tre punti di Coco, infatti, si era superato in almeno due circostanze sulle conclusioni di Nicolussi Caviglia.

Milinkovic-Savic unica nota positiva del Toro

Anche in quest’ultimo periodo, tutt’altro che positivo per il Torino, l’estremo difensore ha fatto decisamente bene: se la formazione granata ha battuto il Como (l’unica vittoria negli ultimi due mesi e mezzo) è perché Milinkovic Savic, prima e dopo la rete di Njie, ha saputo blindare la propria porta con parate di altissimo livello, risultando alla fine il migliore in campo. Ed è stato il migliore tra i granata anche nell’ultimo turno di campionato, nonostante sia arrivata una sconfitta contro il Napoli. Sconfitta che sarebbe potuta essere però ben più pesante se il portiere granata non si fosse superato in almeno quattro occasioni (la prima sul colpo di tacco ravvicinato di Lukaku, la seconda sul colpo di testa Kvaratskhelia, la terza sull’incornata di Olivera, la quarta sul diagonale di Simeone) tenendo la partita aperta fino all’ultimo. Non a caso quando a fine gara ha lasciato il campo dolorante per un colpo ricevuto alla tibia ci si è un po’ preoccupati: in questo momento Milinkovic-Savic è uno dei giocatori a cui Vanoli non può rinunciare, è uno di quelli ai quali deve appigliarsi per far uscire il Torino dal pantano nel quale è finito. Fortunatamente quello ricevuto contro il Napoli è stato solamente un colpo doloroso sul momento ma rapidamente superabile, tanto che domani a Genova il numero 32 sarà regolarmente al suo posto tra i pali della porta granata. Milinkovic-Savic non è solo una certezza da un punto di vista del rendimento ma è prezioso per il Torino perché è anche uno dei leader dello spogliatoio.

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