Casadei-Torino: la formula
Di qui le manovre di Vagnati per comprendere i valori di mercato assegnati dai londinesi al talentuoso centrocampista (più di 10 milioni). Il dt, consapevole di non poter chiederlo in affitto con diritto di riscatto (una piattaforma contrattuale che il Chelsea non vuole considerare sia per non rischiare di perdere il controllo di Casadei sia per i vincoli legati al numero massimo di prestiti stagionali), si è dunque mosso proponendo un acquisto a titolo definitivo (intorno agli 8 milioni), lasciando il diritto di recompra ai londinesi a giugno (il Chelsea tornerebbe in possesso del cartellino del ragazzo a fine stagione, restituendo al Torino la cifra spesa e gli stipendi pagati). Queste manovre di Vagnati (che comunque non hanno portato a intese con il Chelsea: basti dire che non c’è accordo sulle cifre) vanno intese dunque come propedeutiche a fronte della possibile partenza di Tameze. Che ha di nuovo chiesto di essere ceduto e ha ricambiato procuratore. Non si registrano ancora offerte dirimenti per il francese, tuttavia.
Nel momento in cui dovessero emergere, ecco che Vagnati tornerebbe a muoversi con gli agenti di Casadei e con il Chelsea, battendo una pista già oliata. Pro memoria: anche la Lazio e il Monza in queste ultime settimane hanno effettuato sondaggi per il talentuoso azzurrino. Il tutto, mentre sul fronte offensivo (la priorità del mercato granata) non risultano ancora passi in avanti significativi per Beto (chiesto dal Torino in prestito, ma per ora l’Everton nicchia perché cerca acquirenti) e i suoi fratelli (in testa Giovanni Simeone e Marko Arnautovic).