Torino, a centrocampo nuovi sondaggi per Tessmann

Lo statunitense era un obiettivo estivo. Nel Lione fatica a trovare spazio: è un’alternativa a Casadei

TORINO - No, non è un nome nuovo per il Toro. Sarebbe stato il profilo adatto ai granata se in estate Davide Vagnati avesse chiuso l'operazione Ilic-Zenit San Pietroburgo, poi naufragata definitivamente verso luglio. Tanner Tessmann, però, può tornare d'attualità a gennaio. A maggior ragione se il Toro non riuscisse ad arrivare al dunque sul fronte Cesare Casadei, di fatto il prescelto per rinforzare il centrocampo. Tessmann, in questo senso, vive una situazione molto simile a quella del prodotto del vivaio dell'Inter ora in Inghilterra: al Lione, che in estate l'ha prelevato dal Venezia, gioca pochissimo. Per lo statunitense 14 presenze, ma quasi tutte da subentrato, tra Ligue 1, Europa League e Coppa di Francia: i minuti complessivi sono solo 574. Pochissimi, per un giocatore che dopo la promozione centrata l'anno scorso con la maglia del Venezia cercava un'opportunità da protagonista in Europa. Le cose, però, non sono andate come Tessmann si augurava. Il tecnico Sage ha privilegiato una mediana con elementi differenti: Matic, Tolisso e Veretout sono stati i centrocampisti più impiegati e non hanno dato spazio al classe 2001 di esprimere le proprie potenzialità.

Vanoli l'uomo giusto per rilanciare Tessmann

L'uomo giusto per rilanciarlo è senza dubbio Paolo Vanoli: a Venezia si sono conosciuti, hanno vinto e adesso potrebbero ritrovarsi con reciproca soddisfazione. Il Lione non avrebbe remore a lasciar andare Tessmann, vista anche la situazione debitoria che affligge il club, che ha un buco a bilancio di oltre 500 milioni. Una voragine che spingerà i francesi a cedere i pezzi più pregiati già a gennaio: non è un caso che l'attaccante Gift Orban, per esempio, sia già volato in Bundesliga all'Hoffenheim. Tessmann può invece tornare in Serie A. La formula più gradita dal Toro, manco a dirlo, è un prestito con diritto di riscatto a circa 6 milioni, gli stessi versati ad agosto da Lione al Venezia. Ma i francesi preferirebbero ovviamente cederlo a titolo definitivo, iniziando a raggranellare i primi soldi necessari per evitare la retrocessione in Ligue 2, ipotesi già ventilata a novembre dalla Direction Nationale du Controle de Gestion, che ha messo in guardia il patron John Textor.

Torino, il punto su Casadei e Beto

Tessmann, dunque, è la pista più calda se Vagnati non dovesse chiudere rapidamente per Casadei. Anche in questo caso gli intoppi non mancano, visto che il Chelsea innanzitutto ha già ricevuto diverse manifestazioni d’interesse per il ragazzo: si sono affacciate Monza, Lazio, Feyenoord e Leicester. I Blues per ora sono freddini di fronte alla prima uscita da parte di Vagnati, che consiste in un acquisto a titolo definitivo di Casadei per circa 8 milioni, ma col Chelsea che manterrebbe una recompra da poter sfoderare già in estate. L’intesa oggi è lontana, per cui le parti si aggiorneranno nuovamente. Con Tessmann che rimane sullo sfondo, in attesa di una mossa concreta da parte del Toro. I granata, al contempo, devono lavorare a testa bassa per trovare rapidamente un attaccante: il preferito resta Beto dell’Everton, ieri entrato solo nei minuti finali nella sfida persa contro il Bournemouth. Il brasiliano, esploso in Italia con la maglia dell’Udinese, ha però un mercato estremamente vasto: in Serie A, per esempio, la Roma è molto attenta. Poi ci sono gli altri nomi sempre vivi: da Kouamé della Fiorentina, passando per Arnautovic dell’Inter, fino ad arrivare a Simeone del Napoli. Candidature sondate da Vagnati, ma complicate per mille motivi. D’altronde, però, è questa la caratteristica tipica del mercato di gennaio: trovare le pepite d’oro è come cercare un ago in un pagliaio.

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