TORINO - E adesso per il Toro si mette male: del resto, se davanti ai propri tifosi non riesce a battere il Parma, che occupa le ultime posizioni della classifica, c’è poco da fare. Lo 0-0 di ieri al Grande Torino mette la squadra di Vanoli in una posizione di classifica molto preoccupante, a -4 dal terzultimo posto occupato da Cagliari e Lecce. In zona retrocessione, quindi, e non ci va la calcolatrice per rendersene conto. E come se non bastasse, sabato 11 gennaio ecco la Juventus, avversaria con cui i granata perdono con sconcertante facilità. Una partita che arriva nel peggior momento, sia sotto l’aspetto numerico (classifica) sia sotto quello psicologico. Derby dove probabilmente non ci sarà Samuele Ricci che contro il Parma è uscito per un problema muscolare. Nei prossimi giorni saranno valutati i tempi di recupero, ma è praticamente impensabile che ce la possa fare per la Juve.
Vorrei, ma non posso
E pensare che nel primo tempo i granata hanno avuto diverse occasioni per passare. La prima con Adams che tutto solo, di testa, si fa parare la conclusione da Suzuki (miracoloso nel recupero su Linetty). E dopo è Karamoh a non cogliere l’attimo. La squadra gioca, ma come al solito non segna. E nella ripresa il calo. Solo qualche affondo, più che altro, dovuto al desiderio di vincere la partita. Il Parma si difende e colpisce anche un palo. E alla fine arriva, puntuale come un orologio svizzero, lo 0-0 che inchioda il Toro e i suoi dirigenti che hanno portato in granata giocatori che non si sono rivelati all’altezza. Sì, per il Toro si è messa male. Bisogna guardare la realtà (soprattutto la classifica), tirarsi su le maniche e pensare a salvarsi se nel frattempo la rosa (un attaccante serve come il pane) sarà rinforzata.