Torino, tifosi convocati al Fila: carica e contestazione

Ci saranno cori e sostegno per Vanoli e per la squadra, mentre continuerà la protesta contro Cairo
Torino, tifosi convocati al Fila: carica e contestazione© Manuela Viganti/Agenzia Aldo Liverani sas
TORINO - Sono trascorsi esattamente 62 giorni dal derby d’andata, 63 dall’ultima volta in cui i cancelli del Filadelfia sono stati aperti per lasciare entrare i tifosi. Alla vigilia del match d’andata contro la Juventus, Paolo Vanoli chiamò a raccolta il popolo granata sperando che potesse dare quella spinta necessaria per affrontare al meglio: circa un migliaio rispose presente all’appello, l’indomani però la partita non andò come sperato (sia dal punto di vista del risultato che della prestazione). Il tecnico neanche ora vuole però privarsi della carica e dell’entusiasmo della propria gente e, questo pomeriggio, ha nuovamente scelto di far svolgere l’allenamento di rifinitura a porte aperte. L’ingresso al Filadelfia sarà possibile dalle 16.45, pochi minuti prima rispetto a quando inizierà il lavoro sul campo principale. Facile prevedere che da parte dei tifosi arriveranno cori di incitamento e supporto sia per Vanoli che per i calciatori: nonostante un campionato finora al di sotto delle aspettative, la Maratona non ha mai fatto mancare il proprio sostegno e anche dopo lo 0-0 di domenica contro il Parma sono arrivati cori di incitamento alla squadra. La contestazione, semmai, sarà riservata ai dirigenti: al presidente Urbano Cairo e al dt Davide Vagnati. 

 

La contestazione

 

Nel precedente allenamento a porte aperte gli ultras affissero anche uno striscione (poi rimosso dagli steward) contro il patron granata esprimendo, in maniera colorita, il desiderio che vendesse la società: considerato l’attuale immobilismo sul mercato (non è ancora arrivato neppure il sostituto di Zapata, nonostante si sappia da oltre tre mesi che la stagione del colombiano è già giunta al termine), con o senza striscioni, anche questo pomeriggio la Maratona griderà la propria delusione per la gestione societaria. Lo stesso copione si ripeterà anche domani, all’Olimpico Grande Torino, prima e durante la partita contro la Juventus: questa volta, a differenza dell’andata, lo stadio sarà quasi interamente granata e la squadra potrà contare su una spinta maggiore che, unita alla carica che riceverà questo pomeriggio, si spera possa contribuire a invertire il trend clamorosamente negativo (in campionato una vittoria nelle ultime 37 partite). In una stagione che, da mesi ormai, ha preso una piega storta, il derby potrebbe rappresentare un momento di svolta e ridare alla squadra quelle certezze che si sono perse da quando il ginocchio di Zapata ha fatto crack: Vanoli sa bene che domani in palio non ci saranno soltanto tre punti e anche per questo vuole provare a giocarsi tutte le carte a sua disposizione per riuscire a ottenere una vittoria. L’asso da tirare fuori dalla manica spera possano essere proprio i tifosi che cercheranno di spiegare, anche con slogan e cori, cosa rappresenta per loro il derby e con quale spirito vorrebbero venisse giocata la partita. Non certo con quello visto nella gara d’andata.

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