Beto, rilancio Toro: l’Everton abbassa la richiesta

Vagnati spera che le pressioni del bomber facciano scendere il pezzo
Beto, rilancio Toro: l’Everton abbassa la richiesta© Getty Images

TORINO - A questo punto manca soltanto che il nuovo allenatore dell’Everton per i prossimi mesi, ancora da nominare, arrivi, si faccia incantare da Beto in allenamento e chieda ai dirigenti di toglierlo dal mercato. Molto difficile, ma non impossibile. Intanto ieri proprio Beto è tornato a segnare, in FA Cup. Aspettiamo, vedremo. Certo è che si aggiunge un’altra variabile sulla strada di Vagnati: occorrerà verificare che cosa succederà nei prossimi giorni a Liverpool. Ieri pomeriggio, decisamente a sorpresa viste le tempistiche, cioè poche ore prima della vittoria in casa per 2 a 0 nel terzo turno di FA Cup contro il Peterborough (Serie C inglese), l’Everton ha esonerato Dyche. I Friedkin, proprietari anche della società inglese oltreché della Roma, sono così arrivati a 3 allenatori cacciati in pochi mesi tra il club di Liverpool e i giallorossi. Cogliamo dal comunicato: «L’allenatore dell’Under 18 Baines e il capitano Coleman si occuperanno degli affari della prima squadra a titolo provvisorio». Occorre attendere di capire chi prenderà il posto di Dyche. E quando. E soprattutto che cosa dirà alla società sul futuro di Beto.

Il prezzo di Beto

L’Everton ha solo un punto di vantaggio sul terzultimo posto, che significa retrocessione. A condannare Dyche è stata dapprima la sconfitta di sabato con il Bournemouth e ieri i nuovi profondi dissidi scoppiati tra il tecnico e la dirigenza a poche ore dalla partita. Partita che poi ha visto Beto giocare titolare in una formazione largamente rivoluzionata: ha firmato la prima rete, quindi è stato sostituito al 68’ (con Dyche, appena 221 minuti giocati in Premier da agosto in poi). La stessa Roma può essere interessata a Beto: Ranieri ha chiesto un rinforzo in attacco per la panchina. E non dimentichiamo nemmeno che il Torino vuole prenderlo in prestito oneroso fino a giugno con un obbligo di acquisto (molto) condizionato (e senza superare quota 14 milioni: questo il rilancio massimo di Vagnati). Diversi i paletti pianificati dal dt: salvezza, almeno una decina di presenze da titolare e non meno di 6 o 7 gol segnati. L’Everton si è invece detto disposto anche ad abbassare il prezzo di 5 milioni (da 25 a 20), purché però l’obbligo di acquisto a giugno sia più che altro una formalità: un paio di presenze e nessun riferimento ai gol segnati. Dopo l’incontro dello scorso weekend tra Vagnati, Beto e il suo agente (con la disponibilità data dall’attaccante al ritorno in Italia, stavolta in maglia granata), starà proprio all’ex centravanti dell’Udinese alzare il livello delle pressioni per ridurre l’Everton a miti consigli. Tutta materia dei prossimi giorni, sulla carta. Ma adesso il terremoto in panchina cambierà qualcosa?  

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