Beto, Torino in attesa. Via Ilic per Casadei?

Dalla Russia: «Dopo lo Zenit, ora il serbo interessa allo Spartak Mosca». Chelsea, Maresca non convoca più il centrocampista
Beto, Torino in attesa. Via Ilic per Casadei?© Getty Images

C i mancava un intoppo. Un altro, l'ennesimo. Può avere ripercussioni solo nell'immediato, ma comunque rischia di ritardare ulteriormente il mercato del Toro. Già, perché Beto è il chiodo fisso dei granata. In questo momento è il pensiero unico: Vagnati ha mosso parecchi passi col giocatore e con l'Everton, che però in queste ore ha altri grattacapi. Manco a dirlo quello legato all'allenatore, visto che i Friedkin hanno scelto di voltare pagina esonerando Sean Dyche poche ore prima della vittoria in FA Cup sul Peterborough. Al suo posto, il nome più caldo è quello di David Moyes. Sullo sfondo rimane Paulo Fonseca, ma il preferito è il manager inglese ex West Ham.

 

Cosa significa nella trattativa Beto-Toro?

Adesso niente, ma sicuramente il nuovo allenatore dei Toffees vorrà valutare le risorse a disposizione prima di chiedere eventuali rinforzi in attacco. In più, l'Everton deve verificare le condizioni fisiche di Armando Broja: l'attaccante albanese è uscito anzitempo dalla gara di FA Cup. Con ripercussioni non ancora chiare: ha abbandonato il campo per un problema alla caviglia. Un dolore forte, fortissimo, proprio per questo i soccorritori gli hanno applicato la mascherina dell'ossigeno. Broja era tornato da poco da un lungo infortunio (rottura del crociato) e adesso sembra nuovamente al punto di partenza. Lo stop dell'attaccante di proprietà del Chelsea può al contempo rischiare di rallentare la dipartita di Beto: normale che sia così, visto che l'Everton non gode certo di abbondanza davanti. Persino Calvert-Lewin, altro giocatore con le valigie in mano, è infortunato. Per questo motivo l'ex Udinese è stato gettato nella mischia in FA Cup. Con ottimi riscontri: ha segnato, ha giocato bene, ha mostrato una buona condizione fisica ed è poi uscito al 68' per lasciare spazio a Broja.  

 

 L'attesa e Casadei

Dunque, al Toro non resta che attendere. La nomina del nuovo tecnico dell'Everton può sbloccare l'affare, ma difficilmente Paolo Vanoli lo potrà accogliere prima della prossima settimana. I discorsi legati alle cifre sono chiari: il club inglese ha ridotto le pretese, scendendo da 25 a 20 milioni di euro. A patto, però, che l’obbligo di riscatto a giugno dopo il prestito diventi poco più di una formalità. Beto gradisce il Toro e i granata si affidano alla sua voglia di Italia: se l'attaccante spinge per lasciare l'Inghilterra, allora l'Everton eviterà di tenersi in casa un elemento col mal di pancia. Anche perché lo spettro della zona retrocessione rappresenta un incubo: i Toffees hanno solo un punto di margine sul terzultimo posto, pur avendo una partita in meno rispetto a Ipswich Town e Wolverhampton. Vagnati aspetta, Vanoli pure. Il ritardo rischia di diventare sempre più corposo, ma ora non ci sono altri reali e concreti interessi differenti da Beto.  
In casa Toro, poi, ci sarebbe pure il centrocampista tra le idee da concretizzare. Ieri in conferenza stampa Enzo Maresca, tecnico del Chelsea, ha affrontato il tema Cesare Casadei. Svelando, in realtà, il segreto di Pulcinella: «Cesare non sarà convocato. Il piano è di non dargli minuti e vediamo se ci sarà un’opportunità per lui di farlo andare a giocare altrove». Il Napoli sembra aver mollato una presa che pareva una tenaglia: gli azzurri si sono bloccati di fronte alle pretese del Chelsea, che continua a chiedere 15 milioni. Così Manna si è tuffato su Philip Billing del Bournemouth. Casadei resta un boccone prelibato, a maggior ragione se il Toro dovesse sacrificare un giocatore in mezzo al campo: lo Spartak Mosca, infatti, avrebbe chiesto informazioni su Ivan Ilic. Il serbo in estate era stato seguito a lungo dallo Zenit e adesso le sirene russe tornano d’attualità. 

 

 

 

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