Vlasic, effetto derby finito troppo presto. Vanoli, contro il Cagliari...

Con la Juve un gol bello e prezioso, a Firenze ha deluso ed è stato sostituito
Vlasic, effetto derby finito troppo presto. Vanoli, contro il Cagliari...© Marco Canoniero

TORINO - Subito dopo il triplice fischio nel derby, Paolo Vanoli aveva commentato la prestazione di Nikola Vlasic augurandosi che potesse essere la chiave di volta della stagione del trequartista: «Spero che il gol lo possa sbloccare». D’altronde il numero 10 era stato uno dei protagonisti principali della partita contro la Juventus e, un attimo primo dell’intervallo, aveva dato una dimostrazione delle sue qualità tecniche con quella conclusione perfetta per forza e precisione che ha regalato l’1-1. Peccato che l’effetto derby sia svanito rapidamente. Il Vlasic visto appena una settimana dopo, sul campo della Fiorentina, è parso un lontano parente di quello del derby: mai incisivo, mai capace di costruire qualcosa di pericoloso, mai dentro la partita. Non è un caso che il Torino abbia iniziato a creare i presupposti per il pareggio quando Godinho lo ha richiamato in panchina per mandare in campo Njie. Il tallone d’Achille del trequartista in questi anni è sempre stata la continuità, quella che Vanoli sperava potesse trovare grazie all’iniezione di fiducia arrivata dal gol alla Juventus. Non ci sono dubbi sul fatto che, a livello tecnico, Vlasic sia uno dei giocatori più importanti del Torino: ha fantasia e piedi educati abbastanza per creare azioni pericolose, non ha mai lesinato impegno e applicazione, ciò che finora gli è mancato è riuscire a confermarsi partita dopo partita.  

La fiducia di Vanoli

La fiducia di Vanoli nei suoi confronti è comunque intatta, tanto che domani sarà con ogni probabilità confermato nel ruolo di trequartista nel 4-2-3-1 che da alcune settimane è diventato l’abito del Torino. Quella contro il Cagliari sarà una partita importante per la classifica, una vittoria potrebbe infatti permettere alla formazione granata di allontanarsi dalla zona calda e di dare seguito alle buone prestazioni delle ultime settimane, nelle quali ha però raccolto soltanto quattro pareggi e nessuna vittoria. Servirà il miglior Vlasic per affrontare una squadra combattiva come quella di Nicola, il giocatore capace di inventare una conclusione imparabile per Di Gregorio nel derby e che dovrebbe essere sempre l’uomo in più. A 27 anni è nel pieno della maturazione calcistica e ora si è finalmente lasciato alle spalle i problemi legati alla pubalgia che, inevitabilmente, lo hanno limitato nelle scorse stagioni. Il Torino ha bisogno di avere in campo leader tecnici in grado di trascinare la squadra, soprattutto ora che Zapata non è a disposizione: da questo punto di vista è da segnalare la crescita di Ricci ma è lecito aspettarsi qualcosa in più proprio da Vlasic. La partita contro il Cagliari sarà per il numero 10 granata un altro esame, un test da non fallire per fare finalmente quel salto di qualità che ancora gli manca, nonostante abbia tutti i mezzi tecnici per poterlo compiere.

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