
TORINO - Venti presenze, 5 gol e 2 assist: non male considerando (anche) che l’attaccante scozzese è arrivato a Torino a parametro zero. È sicuramente il migliore degli acquisti estivi, l’unico (forse) che si è messo in grande evidenza. In campo dà tutto, non si risparmia e a queste caratteristiche aggiunge anche un buon fiuto sotto porta. Il meglio di sé lo ha dato all’inizio in coppia con Zapata. Ha bisogno di una spalla di peso per sfruttare le sue capacità. Perché corre meno ed è più lucido. Ma per adesso il bilancio è senz’altro positivo. Lo stesso Paolo Vanoli, ieri in conferenza stampa, lo ha esaltato. «Adams a Firenze ha fatto una partita strepitosa. Ormai è un nostro punto fermo, in prospettiva si potrà costruire anche un 4-3-3 con Vlasic. Adams e Sanabria con un attaccante di riferimento si possono esprimere meglio. E all’inizio di stagione, con Duvan in campo, abbiamo fatto quello che avevo in testa».
Torino sulle spalle di Adams
La prima punta non è ancora arrivata. Allora al Toro non resta che aggrapparsi al suo scozzese. È in forma e si vede. Nelle gerarchie di Vanoli ha superato Sanabria. Al Toro si trova bene e lo ha dimostrato sin dalle prime partite della stagione. È scaltro, veloce, sa farsi trovare al posto giusto nel momento giusto: il gol che ha realizzato a Udine, in tal senso, è emblematico. Contro il Cagliari ne vuole un altro per togliere il Toro dalla zona pericolosa della classifica. Vanoli, in settimana, ha ancora una volta chiesto ai suoi esterni di servirgli più palloni, soprattutto bassi e tesi, per mettere in condizione il giocatore di andare in gol.
Obbligatorio vincere
Ed è proprio questo il grande punto interrogativo. Dalle zone esterne del campo non arrivano mai, o quasi, palloni invitanti: sia da destra che da sinistra quelli che raggiungono il centro sono pochi e il più delle volte poco precisi. E anche dai calci piazzati gli assist invitanti latitano. Ma stasera tutte queste mancanze devono essere superate. La grinta e il cuore non basteranno, ci vorrà qualcosa in più per conquistare i tre punti e, finalmente, tirare un sospiro di sollievo. Anche perché le squadre che stanno dietro si sono messe a correre e il Cagliari nell’ultima partita ha rifilato quattro gol al Lecce. Non sarà una partita facile, tutt’altro: il Toro, però, non ha alternative, deve vincere e basta. Perché con i pareggi non si va da nessuna parte e Vanoli naturalmente lo sa molto bene.