Torino, Stand-by Beto e Casadei: spuntano i piani B e... C

Mercato in salita: Kouamé frena, e allora Vagnati ci riprova con Ikoné
Torino, Stand-by Beto e Casadei: spuntano i piani B e... C© LaPresse

TORINO - All’orizzonte torna ad affacciarsi la sagoma di Ikoné, mentre Casadei e Beto restano le priorità del Torino, per un mercato invernale che si sta tremendamente complicando. Guardando al centrocampista il problema è duplice: da una parte il Chelsea non ritiene adeguata l’offerta di 11 milioni più il 40% da una futura rivendita del calciatore formulata dal club granata, dall’altra c’è l’ostacolo ancora maggiore rappresentato dalla concorrenza della Lazio. Che ieri, dopo aver già messo sul piatto 15 milioni (bonus compresi) e una percentuale sulla futura rivendita attorno al 10%, ha anche ritoccato la proposta al rialzo (sia in riferimento al cash che alla percentuale). In tutto questo c’è il calciatore che ha un’intesa sia con il Torino che con la Lazio (Vagnati gli ha proposto un contratto a crescere, partendo da 1,5 milioni, fino al 2029). 

Le situazioni Beto-Casadei

Per quanto riguarda invece Beto il tema, in piedi da giorni, resta la forbice nelle valutazioni di Toro ed Everton sul prezzo del cartellino del centravanti. I Toffees non si sono mai schiodati dai 20 milioni di euro, Vagnati non è fin qui potuto andare oltre i 14, da elargire attraverso un prestito oneroso con obbligo di riscatto maturabile a condizioni oltretutto non semplici da traguardare. E così, se fronte Casadei la contesa con la Lazio è aperta, restando su Beto è forte il rischio che da qui al 3 febbraio, ultimo giorno utile per chiudere le trattative, una concorrente possa inserirsi soffiandolo al Torino. Doverosa la considerazione: se si possono anche comprendere le lungaggini su Casadei o sull’attaccante esterno (del quale ci occuperemo), non è invece ammissibile che una squadra privata di Zapata dal 5 ottobre si ritrovi il 24 gennaio (giorno dello spareggio salvezza contro il Cagliari) senza un centravanti.

Il piano B

 E così si torna al punto iniziale: Beto e Casadei, primi obiettivi del mercato granata, continuano a essere trattati, però entrambe le strade sono in salita. E portano Vagnati all’affannosa ricerca delle alternative, nel caso in questo momento concreto in cui dovessero saltare le due operazioni. Tra i centrocampisti è emersa la possibilità che conduce all’azzurrino Cher Ndour, classe 2004 in prestito al Besiktas dal Psg. Il giocatore piace anche alla Fiorentina, che ha rivolto ai francesi un’offerta respinta al mittente. Anche Ndour non è insomma una soluzione a basso costo. Da qui il nuovo tentativo con l’Empoli per AnjorinE il centravanti? Se, come risulta, l’Everton non scenderà dalla richiesta di 20 milioni e il Toro non la pareggerà, a Vagnati non resterà che rivolgersi altrove. Sul secondo gradino del podio del gradimento c’è Simeone del Napoli: servono 15 milioni, per rilevare l’argentino che intanto ha detto no al Siviglia. Cabral del Benfica è in questo momento un ripiego, più o meno come tale sarebbe André Silva, visto all’opera in Italia con la maglia del Milan e attualmente in forza al Lipsia (dove gioca pure Elmas, altro elemento sondato dal Torino). Nelle ultime due stagioni e mezza in Bundesliga il portoghese, in Serie A proposto anche al Venezia, sembra però essere entrato nella fase calante della carriera (in 58 partite giocate nel campionato tedesco dal ‘22-23 in avanti ha segnato appena 8 gol). 

E il piano C

Le difficoltà del Torino, che inizia a ballare confusamente su troppi tavoli, sono evidenti spostandosi all’attaccante esterno. Kouamé non accetta il prestito? E allora i granata ci riprovano per Ikoné, in una sorta di “ce l’ho manca” che ricorda le figurine; sempre che prima o poi arrivi la figurina giusta. Tale potrà essere Under, ma soltanto se il Fenerbahce lo darà in prestito e contribuirà all’ingaggio da 3,5 milioni annui. Tra un tentativo per Buchanan - sul canadese dell’Inter c’è anche l’Ajax che cerca il sostituto di Rensch, passato alla Roma - e l’ipotesi Elmas, il mal di testa diventa forte. Un obiettivo, chiaro e preso a inizio gennaio: era davvero impossibile consegnare a Vanoli, ieri in imbarazzo a parlare del mercato della sua società, un centravanti entro fine gennaio? 

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