Lazaro, chiave del 4-2-3-1 Toro. Ma ora c’è una nuova sfida

È definitivamente rinato da jolly sulla trequarti. D’ora in poi però dovrà vedersela con Elmas: oltre alle doti tecniche conteranno le motivazioni
Lazaro, chiave del 4-2-3-1 Toro. Ma ora c’è una nuova sfida© TVMV-Manuela Viganti/Agenzia Aldo Liverani sas
TORINO Finalmente è diventato una piacevole sorpresa. Valentino Lazaro, 28 anni, sta interpretando alla grande il nuovo ruolo che gli ha assegnato Vanoli: brillante trequartista di destra del 4-2-3-1, sistema di gioco che ha dato più imprevedibilità alla squadra. Il tecnico crede molto in lui e lo dimostrano i numeri. L’austriaco, infatti, escludendo Milinkovic Savic, è il terzo granata per minuti in campionato (1455, preceduto dall’indispensabile Ricci e da Coco): prima da esterno su entrambe le fasce nel centrocampo a cinque e poi nel tridente dietro l’unica punta Adams. E con questo modulo il Toro si è messo a correre. «Non ho problemi a giocare più avanti, mi trovo bene.L’ho già fatto, ma comunque sono disponibile ad occupare qualsiasi posizione», ha spiegato con soddisfazione l’austriaco. Con l’arrivo di Elmas la concorrenza aumenta, però Lazaro ha dalla sua parte un grande vantaggio: quello di esere un vero jolly, figura tattica sempre più rara e indispensabile nel calcio. Lo scorso anno, per esempio, con Bellanova titolare intoccabile a destra, l’austriaco era impiegato come esterno sinistro di centrocampo, non la posizione migliore come hanno dimostrato le buone prestazioni a destra nel finale della scorsa stagione. In questa stagione, invece, nella prima parte di stagione Vanoli ha insistito sul 3-5-2 e Lazaro ha giocato sia come esterno destro sia come esterno sinistro. E in quelle posizioni era stato il meno peggio di una squadra che, dopo la brillante partenza, collezionava una sconfitta dietro l’altra: finora ha servito 4 assist con una precisione dei passaggi dell’83%. Ecco perché anche con l’arrivo di Elmas può comunque ritagliarsi uno spazio più che accettabile.  

Elmas e Lazaro, come cambia il Torino

Detto questo, va tenuto presente che il macedone non sarà subito pronto per giocare: di conseguenza sabato a Bergamo senza dubbio continuerà a scendere in campo dal primo minuto Lazaro, che Juric aveva voluto a tutti i costi tant’è che Vagnati lo prese dall’Inter per una cifra attorno ai 3 milioni e mezzo. Con la maglia granata è stato piuttosto altalenante, disputando buone partite ma anche prove deludenti. Gli è mancata quella continuità che adesso sembra aver trovato con Vanoli. Sì, sembra un Lazaro completamente nuovo: più spavaldo, imprevedibile, attento tatticamente. Contro il Cagliari, tra l’altro, è andato anche a segno, ma la rete (sarebbe stata la prima nel campionato italiano) è stato annullata per fuorigioco di Karamoh che gli aveva fornito l’assist. «Nessun problema, ci riprovo subito», ha detto con un sorriso ai compagni nello spogliatoio subito dopo il fischio finale. Adesso la testa è a Bergamo per l’importantissima sfida di sabato. Dopo la vittoria con il Cagliari che ha scacciato la paura, il Toro guarda avanti. Tutti sanno che con un risultato positivo a Bergamo il campionato potrebbe prendere una strada diversa e più ambiziosa. L’obiettivo di raggiungere una posizione tranquilla, lontana dai pericoli, è stato raggiunto e ora si può scendere in campo con più serenità e con la speranza di agguantare risultati di prestigio. 

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