Casadei, scatta la Lazio ma il Toro non molla: alternativa Ndour

Casadei, scatta la Lazio ma il Toro non molla: alternativa Ndour© Getty Images

Cesare Casadei sembrava sempre più vicino al Torino nel corso della giornata di ieri, salvo poi tornare in bilico in serata, con infine la Lazio di nuovo davanti ai granata poco prima della mezzanotte. Un sorpasso evidente (quello del Torino, sin dalla mattina), quindi il controsorpasso fin clamoroso con Lotito in azione: vedi l’incontro serale con l’agente del centrocampista, Facchinetti, sbarcato a Roma dopo il blitz dell’altro giorno a Torino per incontrare Davide Vagnati. Resta da capire se l’assalto finale portato avanti dalla Lazio da ieri sera in avanti, a quel punto davvero a sorpresa, sarà effettivamente quello decisivo o se Urbano Cairo (che pretendeva di chiudere l’operazione sotto i 13 milioni di euro, mentre il Chelsea ne ha sempre chiesti 15 nelle discussioni con Torino e Lazio) troverà mezzi e strumenti (un portafoglio meglio aperto) per tornare a duellare con Lotito, nella speranza di effettuare l’ennesimo controsorpasso di questi ultimi 10 giorni.  

Gli sviluppi

La giornata di ieri ha visto svilupparsi a lungo nuove trattative tra il Torino e il club inglese per cercare di trovare un punto di caduta tra offerte e richieste: invano. Claudio Lotito e il suo ds Mariano Fabiani intanto trattavano altri obiettivi, in testa il centrocampista offensivo Giovanni Fabbian del Bologna (contatti anche per comprendere la possibilità di riaprire la vecchia trattativa con l’Empoli per Jacopo Fazzini). Il freno a mano tirato da Lotito ieri mattina sembrava rappresentare una svolta fondamentale per le trattative del Torino con il Chelsea: i granata, che da tempo avevano una preintesa con Casadei (ma attenzione: il giocatore è sempre stato disponibile anche a trasferirsi a Roma, ovviamente), hanno cercato per ore l’accordo finale col Chelsea alle migliori condizioni possibili, mentre il centrocampista (zero presenze in Premier, 6 per un totale di 424 minuti nelle Coppe) ripeteva ai suoi dirigenti di voler tornare in Italia (e solo in Italia) per giocare con continuità.
Il Torino è man mano salito nelle offerte sino a circa 12 milioni, per poi raggiungere quota 13-14 con l’aggiunta dei bonus. Contestualmente, nelle nuove proposte granata è scesa la percentuale sulla rivendita destinata al Chelsea: dal 40 al 30%. Quindi, a sera, il blitz dell’agente Facchinetti a Roma per trovare un accordo definitivo con Lotito, che poi comunicava al Chelsea la disponibilità a offrire 14 milioni per il cartellino. In assenza di mosse concrete e rapide del Torino, la Lazio sembra vicinissima alla fumata bianca. Clamoroso, sì.  

Le alternative

La prima alternativa a Casadei per il Torino è Cher Ndour (valutazione sugli 8 milioni), compagno di Cesare nella nazionale italiana Under 21, centrocampista di proprietà del Psg, prestato in estate al Besiktas, ma da tempo sul mercato (dopo 22 presenze tra campionato e Coppe e 1.211 minuti giocati con una rete e 2 assist gol, il ragazzo vuole lasciare la Turchia: problemi di ambientamento e cambio di strategie del club di Istanbul). Se davvero Casadei finirà a Roma, oggi il Torino si butterà all’assalto di Ndour.  
Un altro incastro si è sviluppato sempre nel corso della giornata di ieri: a un certo punto è infatti decollata la trattativa tra il Torino e lo Spartak per la cessione ai moscoviti di Ivan Ilic, play sempre meno organico ai piani della società e di Paolo Vanoli. Cairo chiede una ventina di milioni: un minimo di 17-18 di parte fissa più almeno 3 di bonus (Ilic nel gennaio ‘23 fu acquistato per 16,5 milioni). Lo Spartak è salito nelle offerte, ma non ancora abbastanza (circa 13-14 milioni con i bonus). Se effettivamente Ndour (o Casadei) finirà a Torino e Ilic a Mosca (la rotta è questa, con Cairo che vuole chiudere la doppia operazione con un saldo positivo), l’arrivo di una nuova mezzala sarà funzionale anche in vista dell’estate, quando si scatenerà un’asta per Samuele Ricci.  

Toro, ecco Elmas

È stato intanto formalizzato l’accordo per il jolly offensivo Eljif Elmas (da piazzare nel trio alle spalle di Ché Adams), ex utilissimo incursore ai tempi del Napoli, ma reduce da 6 mesi da incubo nel Red Bull (toh!) Lipsia: 6 comparsate per 89 minuti giocati tra Bundesliga (42’), Champions (33’) e Coppa di Germania (14’, con un assist gol). Elmas arriva anche da una brutta lesione muscolare accusata a metà novembre: due mesi di stop prima del ritorno in panca (il suo ultimo ingresso in un finale di partita risale a prima dell’infortunio). Sarà davvero una scommessa, insomma, il suo indice di crescita nei prossimi mesi. Trattasi di prestito con diritto, alla cifra (quasi astronomica, data la situazione) di 17 milioni, quanto al riscatto facoltativo a giugno.
Infine, un aggiornamento su Beto, centravanti ex Udinese, sempre deciso a lasciare l’Everton (615 minuti giocati tra Premier e Coppe con 5 gol e un assist) per tornare in Italia e riprendere a giocare con continuità. Il club di Liverpool sta ancora cercando un nuovo attaccante e un jolly offensivo (tanto più con il bomber titolare Dominic Calvert-Lewin vittima di un brutto infortunio al tendine del ginocchio destro). Solo dopo l’arrivo di rinforzi Beto tornerebbe sul mercato. Il Torino ci proverà in extremis con un’offerta da 14, 15 milioni (più bonus) tra prestito oneroso e obbligo di riscatto condizionato in base a presenze e gol. Da vedere se a quel punto, col mercato in chiusura, l’Everton abbasserà e anche di molto le pretese attuali (20 milioni trattabili). Il grande pericolo sempre incombente, però, è che alla fine Beto approdi alla Roma, ancora in cerca di un centravanti a cifre contingentate (e, come si sa, i Friedkin sono proprietari anche del club di Liverpool). Chiudiamo con un rinforzo per la Primavera: accordo con il Paok per l’ala destra offensiva Grigorios Politakis, 18 anni, 15 presenze, 4 gol e altrettanti assist nel campionato under 19 greco (3 presenze anche nella nazionale Under 19 ellenica). Era in scadenza a giugno. Il Torino garantirà al Paok una percentuale sull’eventuale rivendita.  
 

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