
TORINO - Tonny Sanabria è destinato a vivere la stessa situazione di quattro anni fa. In bilico tra un addio e una permanenza, oscillando da qui a lunedì tra la possibilità di partire e la probabilità (ormai crescente) di restare. Nel gennaio 2021, insieme a Rolando Mandragora, fu il colpo che permise al Toro di ottenere una sospirata salvezza con Davide Nicola. Oggi ha di nuovo le valigie in mano, come ai tempi del Betis, ma le pretendenti per Sanabria latitano.
La Fiorentina, che sta definendo in queste ore il trasferimento di Christian Kouamè all'Empoli, si è defilata: lo scambio tra l'ivoriano e il paraguaiano ha rappresentato più di una suggestione, ma alla fine Toro e Fiorentina non hanno trovato l'accordo. Nel frattempo i granata hanno preso Eljif Elmas dal Lipsia e per il momento temporeggiano sulla punta centrale da consegnare a Paolo Vanoli, che aspetta speranzoso novità che continuano a non arrivare per l'attacco. Di sicuro, se il Toro non si rinforza davanti non lascerà partire Sanabria. Al contrario, se dovesse perfezionare un innesto, allora non terrà in rosa Tonny, che ovviamente non gradisce il ruolo da comprimario che gli è stato cucito addosso nelle ultime settimane.
Sanabria, il mercato non si muove
L'esplosione di Adams sicuramente non l'ha aiutato, così come il passaggio al 4-2-3-1. Il minutaggio delle ultime gare è stato esiguo: appena 8' più recupero contro Udinese, Parma e Juventus, poi solo panchina contro Fiorentina e Cagliari. Vanoli ha ridisegnato il Toro in un'altra maniera e Sanabria, allo stato attuale delle cose, non è un titolare: mai aveva vissuto un periodo così ai margini del progetto granata. Il mercato intorno a lui, però, non si muove. Il tempo che scorre sicuramente non è un alleato di Tonny, che in cuor suo si augura che arrivi Beto a Torino e, nello stesso tempo, giunga una buona offerta per il suo trasferimento. Solo così potrebbe partire, altrimenti rimarrà almeno fino a fine stagione.