Adams ritrova la Dea: all’andata fu subito gol, ora è un leader  

L'attaccante scozzese è indispensabile per Vanoli. Nlle ultime 5 partite non lo ha mai sostituito: e lui è a quota 8
Adams ritrova la Dea: all’andata fu subito gol, ora è un leader

 
© Marco Canoniero

La sua prima gara da titolare in Italia l'ha giocata contro l'Atalanta, ad agosto. Facendo un figurone: prima con un assist per Ilic, poi con un gol da tre punti, blindati nel finale dal rigore che Milinkovic Savic ha respinto a Pasalic. Da quel momento Ché Adams ha iniziato a far innamorare i tifosi del Toro. Folgorati da questo scozzesone, che ha tanti muscoli, ma anche tecnica e intelligenza. Lavora in funzione dei compagni, sa essere letale sotto porta ed è già un leader: non era facile imporsi con la maglia granata in tempi così rapidi. Eppure Adams è riuscito a bruciare le tappe. Cogliendo l'opportunità nascosta dietro l'infortunio capitato a Duvan Zapata: Sanabria è crollato di fronte alle responsabilità crescenti, mentre Ché si è galvanizzato. Caricandosi sulle spalle una squadra che in questo momento non può fare a meno di lui: all'interno dello spogliatoio, ma soprattutto sul rettangolo verde.
Stasera ritrova nuovamente l'Atalanta sul proprio cammino. Una Dea incerottata in difesa, dopo i guai capitati a Kossounou, Kolasinac e Scalvini, ma comunque una retroguardia non semplice da fronteggiare. Adams, però, si presenta con numeri che lo rendono temibile, anche per l'attuale terza forza della Serie A, fresca di grande prestazione a Barcellona. Contro il Cagliari lo scozzese, che nelle ultime cinque uscite non è mai stato sostituito, ha siglato la sua prima doppietta in granata portandosi a quota 7 reti. La prima di venerdì scorso è stata la più veloce del Toro in questo torneo: così in 6' la squadra di Vanoli ha subito fatto la voce grossa. Le sette marcature di Adams hanno portato in dote 9 punti ai granata: non sono pochi, per una formazione che galleggia a metà classifica. 

Spirito battagliero

In più, Adams sta convincendo anche nel confronto con altri attaccanti appena approdati in Italia. Tra i giocatori al loro esordio in Serie A solo Artem Dovbyk, finora, ha fatto meglio di Adams in termini di partecipazione ai gol: il romanista vanta una rete in più, ma gioca in una big. Per cui il peso specifico di ciò che ha già fatto l’ex Southampton finora è certamente diverso.Ché ha le caratteristiche che piacerebbero a qualsiasi allenatore, almeno dal punto di vista mentale: Vanoli non fa certo eccezione. Adams non si incupisce quando non parte dall'inizio, anzi trova il modo di pungere da subentrato.
E poi in campo si prodiga tanto in fase difensiva: non è poco per una punta. A Torino sta benissimo e adesso pensa alla doppia cifra: può farcela, soprattutto se il Toro avrà la capacità di trovargli un partner ancora più adatto ad esaltarlo. Oggi ci pensano Lazaro e Karamoh a servirlo, a breve si aggiungerà pure Elmas, ma con un compagno alla Zapata può volare: Vanoli ne è assolutamente convinto. Stasera contro l'Atalanta lo scozzese dovrà essere paziente: gli spazi facilmente li troverà, ma non dovrà perdere lucidità davanti a Carnesecchi. Perché talvolta la fatica gli annebbia la vista davanti al portiere: con una corsa in meno può arrivare più brillante in area. Per questo un compagno davanti può aiutarlo, per questo Vanoli non smette di chiedere il sostituto di Zapata. Lo fa perché convinto che anche Adams, senza dubbio tra le sorprese più belle della Serie A di quest'anno, possa beneficiarne. Se poi il rinforzo non dovesse arrivare, per Chè non sarà un problema: lo spirito battagliero non gli mancherà mai.

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