
Il Torino ci ha preso gusto. Dopo il successo interno con il Cagliari e i 4 pareggi consecutivi con Udinese, Parma, Juventus e Fiorentina, gli uomini di Paolo Vanoli rallentano anche la corsa dell'Atalanta, grazie al finale di 1-1 rimediato al Gewiss Stadium: reti di Djimsiti (35') e Maripan (40'). I granata rientrano così dalla 23ª giornata di campionato con 27 punti che valgono l'11ª posizione. Tuttavia, a rovinare gli animi sono stati gli insulti razzisti denunciati da Vanja Milinkovic-Savic durante l'incontro, nello specifico durante il lancio di accendini che ha costretto il direttore di gara Marco Piccinini a sospendere il gioco per chiede l'intervento dello speaker - l'episodio rimanda ai diversi precedenti da parte del pubblico di Bergamo, come quello che nel maggio 2023 ha riguardato il connazionale e attaccante della Juve Dusan Vlahovic - . Il portiere si è poi preso la scena respingendo il rigore di Mateo Retegui: è il terzo tiro dagli 11 metri respinto dal serbo.
Milinkovic-Savic: "Ricevuto insulti razzisti"
Queste le parole del portiere del Torino: "Qual è il segreto? Non te lo dico, altrimenti non è più segreto. Ho cambiato modo di parare i rigori. Ci ho studiato su e sta andando bene. Non sono scaramantico però. Cosa è cambiato per il Toro? Il modo di allenarci, ci siamo stretti tra di noi. Ma è tutto qui. Il lancio di oggetti? Gli insulti nel calcio ci sono sempre stati. Però sono stato apostrofato come zingaro e come serbo di m***a. Mi sono girato e li ho guardati. Mi hanno anche lanciato oggetti. Il razzismo non deve esserci. Non è il modo giusto per affrontare lo sport, devono pensare alla loro squadra".